Milano - Il fondo
d’investimento brasiliano Multi-Long Corporation, specializzato nelle ristrutturazioni di
aziende in difficoltà, vuole acquisire Alitalia al prezzo di un miliardo di euro. Il chief executive
del fondo, Michael Breslow, ha detto che la società ha proposto al governo italiano e
all’Unione europea di acquisire la compagnia aerea.
Nel 2006, la Multi-Long ha tentato di acquisire la compagnia aerea brasiliana Varig, offrendo
800 milioni di dollari, ma la proposta fu rifiutata dalle autorità di Brasilia.
L'Ue: niente aiuti di Stato "La Commissione è neutrale sul tipo di proprietà della società, pubblica o privata", ha detto Le Bret ricordando che Alitalia "ha ricevuto degli aiuti di Stato ed in base alla regole one time, last time non può riceverne altri fino al 2011, qualunque sia la forma qualunque sia lo strumento o altro". Il braccio destro del commissario Barrot ha dunque sottolineato che "qualunque intervento in favore della compagnia rischierebbe di essere considerato un aiuto di Stato illegale, alla luce di questa regola". Alitalia, ha ricordato il capo di gabinetto Ue, ha già ricevuto inoltre un prestito ponte nel 2006, autorizzato da Bruxelles "in quanto non conteneva aiuti di Stato".
Contatti telefonici sull'asse Roma-Bruxelles Intanto sono in corso dei contatti telefonici sull’asse Roma-Bruxelles sul caso del prestito varato dal governo nei giorni scorsi in favore dell’aviolinea, un intervento finito nel mirino di Barrot che ha recapitato all’Italia una richiesta formale di informazioni. I dubbi di Bruxelles, hanno spiegato fonti della Commissione europea, sono legati essenzialmente a tre aspetti: il tasso di interesse con cui è concesso il prestito che deve essere di mercato; chi concede il prestito e, soprattutto, con quale obiettivo. La fonte ha dunque fatto ricorso ad una metafora: "Se un cavallo che è già molto malato, se non ci fossero compratori o se il veterinario dicesse di abbatterlo" bisognerebbe verificare l’eventuale comportamento del proprietario.
Alitalia chiede i danni a Sea per Malpensa Alitalia si è costituita nel giudizio promosso da Sea, che ha chiesto un risarcimento danni per 1,2 miliardi per i tagli decisi dalla compagnia a Malpensa.
Alitalia risponde con un controricorso ed una richiesta danni alla Sea "per importi non lontani" da quelli chiesti da quest’ultima, contestando inadempimenti rispetto "agli obblighi di sviluppo dell’aeroporto di Malpensa" nonché "gravi danni reputazionali relativi al perturbamento del recente processo di privatizzazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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