Alitalia dice basta ai tagli e torna a crescere

Alitalia da preda a cacciatore: il nuovo corso parte dall’hangar, fino a poco tempo fa adibito alla verniciatura (attività ora esternalizzata), scelto dai vertici della compagnia come sede per la prima convention con i dirigenti e i dipendenti, in cui hanno illustrato il piano di rilancio e gli obiettivi. «Basta con il taglio dei costi, bisogna aumentare i ricavi», ha detto l’ad Rocco Sabelli, mentre il presidente Roberto Colaninno, dopo avere aperto il suo intervento definendo «un’avventura» l’iniziativa per rilevare la compagnia, ha fatto ricorso a un detto dei contadini mantovani per rassicurare la platea e strappare l’applauso: «Vendere è parte del piangere».
Le intenzioni degli azionisti italiani sono «esattamente opposte»: non solo non c’è «alcuna intenzione di vendere», ma, una volta risanata la compagnia, si punterà alla crescita «anche sul mercato internazionale», ha aggiunto Colaninno. «Crediamo con forza nella prospettiva di un solido rilancio», ha dichiarato il presidente della nuova Alitalia sottolineando «l’orgoglio di essere italiani».
Colaninno ha ricordato poi la sua scalata a Telecom Italia, ed il successivo salvataggio e rilancio di Piaggio, per indicare come anche in questo caso «l’operazione di chi ha investito in Cai per salvare Alitalia dimostra la possibilità di mettere in campo un valore spesso superiore rispetto a quello di stranieri che vorrebbero insegnarci il mestiere». «L’Alitalia c’è», ha dichiarato anche Sabelli, che ha definito il piano di rilancio «impegnativo, complesso ma realistico», e ha messo in chiaro che il management è «libero da ogni pressione e influenza». Il 2009 «è l’anno di svolta e già a luglio potremo stilare un bilancio sulla bontà dell’operazione».
Un segnale positivo per la nuova Alitalia arriva intanto dai numeri, a cominciare da quelli dei passeggeri: il tasso di riempimento degli aerei - il cosiddetto load factor - è salito al 59% dal 43% di inizio febbraio, a poco più di un mese quindi dal debutto, il 13 gennaio, della nuova compagnia aerea.
Migliora anche il tasso di regolarità, che indica il numero dei voli regolarmente decollati e quindi l’impatto delle cancellazioni: «nelle ultime settimane è al 99,5%», ha detto Sabelli, mentre l’indice di puntualità (decolli e atterraggi entro 15 minuti dall’orario previsto) è intorno al 70 per cento. E Colaninno ha riconosciuto ai dipendenti «la grande responsabilità» dimostrata nei primi delicatissimi giorni del rodaggio della nuova compagnia: «Solo sette voli su trentamila - ha rilevato - sono stati cancellati per mancanza di personale».

Fuori dall’hangar, intanto, alcuni rappresentanti sindacali, lavoratori in cassa integrazione e membri del partito democratico protestavano con fischi e bandiere: il segretario regionale del Pd Roberto Morassut ha detto di essere rimasto per più di un’ora, insieme ai consiglieri regionali Mariani e Carapella, ad attendere invano un incontro, annunciando che a questo punto sarà convocata in commissione Trasporti un’audizione con i vertici Cai per chiedere il rispetto degli accordi sindacali.

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