Economia

Alitalia, Maroni convoca azienda e sindacati

«Il primo marzo con il ministro Scajola incontreremo le parti per far riprendere il dialogo»

da Milano

Sulla vertenza Alitalia «con il ministro Scajola abbiamo trovato una soluzione: il primo marzo faremo un incontro congiunto con azienda e sindacati al ministero delle Attività produttive per creare le condizioni per far riprendere il dialogo fra le parti e irrobustirlo». Lo ha detto il ministro del Welfare Roberto Maroni. All'incontro congiunto Welfare-Map, ha detto Maroni «il ministero del Welfare partecipa in rappresentanza del governo» e comunque «entrambi i ministeri hanno competenze sulla questione».
Alla domanda perché non si sia ripassati da palazzo Chigi come chiesto dai sindacati, Maroni risponde: «Non era quella la sede deputata perché si tratta di una vertenza aziendale quindi la sede giusta è il Welfare, come nel caso di altre aziende in crisi o il ministero delle Attività produttive per le questioni di politica industriale. Palazzo Chigi non ha competenze specifiche ma sarà la sede finale della trattativa nel caso in cui non si riesca a risolvere la controversia».
Nei giorni scorsi i sindacati avevano manifestato la loro contrarietà a una trattativa presso il Welfare. A tale proposito, Maroni smentisce ogni possibile condizionamento nella scelta della sede: «nessun condizionamento o cedimento alle pressioni delle parti sociali. Non l'abbiamo mai subito. Altrimenti non saremmo riusciti a far approvare la riforma delle pensioni o la legge Biagi».
Intanto le cinque sigle sindacali hanno reso noto che lunedì prossimo si riuniranno per decidere «le iniziative da assumere a sostegno della vertenza». Il titolo Alitalia ha perso ieri l’1,3%.
Infine, sul caso di Volare il ministro Roberto Maroni ha dichiarato che «se il tribunale inibisce ad Alitalia la partecipazione alla gara non possiamo fare finta di niente, cioè che questa ordinanza non ci sia.
O Alitalia viene esclusa dalla gara e quindi l'aggiudicazione va al secondo (Air One ndr) o si rifà la gara.

Il ministro Scajola deciderà secondo le regole».

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