Anche An scende in piazza per protestare contro Alitalia e il «silenzio assordante» del governo sulla vicenda Malpensa. Lo fa con una mozione alla Camera e un insolito sit-in di protesta organizzato davanti al check-in dal capogruppo Ignazio La Russa insieme al coordinatore regionale Massimo Corsaro, al vicesindaco Riccardo De Corato e a un gruppo di parlamentari lombardi. «Con una sola decisione - assicura De Corato - il governo commette tre errori irreparabili. Perché, penalizzando Malpensa, si danneggia pesantemente lItalia, il Nord del Paese e la città di Milano». Durissima anche larringa dellonorevole La Russa, per nulla intenzionato a lasciar passare il nuovo piano industriale. An, attacca deciso, non consentirà che Alitalia «si metta di traverso» e ostacoli il futuro di Malpensa. Se la compagnia di bandiera non ce la fa più, sia fatta fallire o almeno liberi gli slot, perché sul futuro dello scalo varesino è in gioco «la competitività del sistema Paese», non una disputa locale. «Il piano industriale di Alitalia è sballato e il governo lo deve respingere», tuona il colonnello di An auspicando spazio per una soluzione che salvi la compagnia di bandiera. In caso contrario la ricetta sarà «dolorosa, ma inevitabile: portare i libri in tribunale» perché ci sono altri vettori che si stanno facendo avanti.
Domenica lannuncio del governatore Roberto Formigoni al Giornale di due gruppi finanziari italiani disposti a investire miliardi di euro per creare una nuova compagnia, italiana al 51 per cento e partecipata al 49 per cento da un importante gruppo straniero che voglia fare di Malpensa il suo secondo hub. Ieri il banchiere daffari Paolo Alazraki ha chiesto «formalmente» al governatore, al sindaco Letizia Moratti e al presidente della Provincia Filippo Penati un incontro urgente per «illustrare le linee essenziali del suo master plan dintervento su Alitalia». In previsione «nessun licenziamento, ma anzi nuove assunzioni; piano di espansione integrato da una forte attenzione agli sprechi; difesa e potenziamento di Malpensa e quindi di Sea», di cui Alazraki è socio da 17 anni.
«Dobbiamo tutti fare pressione - le parole di Penati - affinché il governo convinca, anzi obblighi Alitalia a lasciare liberi gli slot. Solo così il mercato potrà rendere giustizia a Malpensa». Quanto alla proposta della compagnia irlandese RyanAir, ribadisce che si tratta «di un primo segnale importante del mercato, ma che non risolve il ruolo di hub internazionale perché Malpensa ha bisogno di compagnie che fanno rotte intercontinentali».
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