Alitalia, oggi Air France scopre le carte

Alitalia, oggi Air France scopre le carte

da Milano

Tutto è pronto a Parigi per l’offerta vincolante d’acquisto che oggi Air France-Klm presenterà al vertice dell’Alitalia. Intanto a Roma il presidente del Consiglio, Romano Prodi («con Sarkozy non ne ho parlato» ha detto), ha convocato il numero uno della compagnia Maurizio Prato e i ministri dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, per fare il punto, tra l’altro, sull’emergenza finanziaria di Alitalia, le cui casse sono in grado di sostenere le perdite soltanto per pochi mesi. La Borsa, da tempo svincolata dalla realtà economica della compagnia, ieri ha impresso al titolo un calo del 3,11%, a 0,573 euro. Va ricordato che l’offerta non vincolante presentata a dicembre valutava il titolo 35 centesimi, e che l’offerta di oggi dovrebbe essere ulteriormente peggiorativa (si parla di 22 centesimi). Da inizio anno il titolo ha perso oltre il 35%.
Gli ultimi confronti tra i manager dei due gruppi sono stati rivolti alla ricerca di una soluzione accettabile dai sindacati - il cui assenso al piano è una condizione già resa esplicita da Air France - sulla destinazione delle attività di terra di Alitalia Servizi e sugli esuberi. Il negoziato dovrebbe partire la prossima settimana ed essere condotto dallo stesso Jean-Cyril Spinetta, numero uno di Air France. Dalle nove sigle che rappresentano i lavoratori, Air France intende ottenere un consenso scritto. L’operazione andrà poi sottoposta all’ok dell’Antitrust europeo, del governo in carica e del prossimo.
Per domani è stato convocato, in mattinata, il cda di Alitalia; in giornata ci si aspetta di conoscere le linee del piano. Nel weekend il documento - sempre che sia approvato, come previsto, dalla compagnia - passerà all’azionista Tesoro (che possiede il 49,9%); per sabato e domenica sono già stati «allertati» gli advisor di via XX settembre, Merrill Lynch (finanziario), Bain & Company (industriale) e lo studio Chiomenti (legale).
La riunione di palazzo Chigi, ieri, definita di «routine», è servita a fare il punto sul dossier prima del cda di sabato, in cui oltre all’offerta di Air France-Klm saranno «nuovamente considerate le esigenze finanziarie di breve termine della società». L’emergenza si fa sempre più stringente, visto che a fine gennaio in cassa c’erano solo 282 milioni, dando alla compagnia una sopravvivenza non superiore ai tre mesi. Prato ne ha parlato con l’azionista Tesoro, ha fatto sapere l’Alitalia, per «acquisirne gli orientamenti».

Il cda, invece, non ha fatto «ulteriori approfondimenti» su «un prestito straordinario del Tesoro» di cui, peraltro, si era occupato in una precedente riunione il 7 marzo scorso. Lo ha precisato la compagnia, su richiesta della Consob, in seguito a indiscrezioni di stampa che quantificavano il prestito in 250 milioni di euro.

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