Sul monopolio Linate-Fiumicino, lAlitalia perde il primo round. Ieri il Tar del Lazio, al quale la compagnia aveva chiesto di sospendere il provvedimento dellAntitrust teso al ripristino della concorrenza, non ha accolto la sollecitazione e ha fissato per il 10 ottobre la discussione sul merito. La motivazione è che, senza sospensiva, lAlitalia non viene danneggiata. Daltra parte, procedere senza intoppi verso ottobre permetterà di pianificare i nuovi fasci di collegamenti che dovrebbero entrare in vigore dal 28 ottobre, con lavvio dellorario invernale. Vista la mancata sospensiva di ieri, resta fermo al 17 luglio il termine ultimo entro il quale lAlitalia dovrà presentare allAntitrust il suo piano di riduzione dei voli sulla tratta più frequentata e redditizia dItalia. Ieri lad della compagnia, Andrea Ragnetti, ha affermato che se sarà necessario sarà presentato ricorso anche al Consiglio di Stato. La tesi dellAlitalia è che la concorrenza esiste, e si materializza nellalta velocità ferroviaria, che - secondo le stime della compagnia - ha conquistato il 56% di quota di mercato tra Milano e Roma, erodendo 19 punti allaereo. Una tesi, questa, che lAntitrust non ritiene valida.
Ma facciamo un passo indietro. Quando il manipolo di «patrioti» rilevò attraverso Cai le attività sane dellAlitalia per salvare lex compagnia di bandiera, uno degli aiuti del governo fu una moratoria di tre anni dalle regole Antitrust; infatti lAlitalia, che contestualmente aveva acquistato Air One, si trovava ad avere la totalità dei collegamenti tra Linate e Fiumicino. LAntitrust avviò alla fine del 2011 unindagine al termine della quale, il 18 aprile scorso, decise di dare 90 giorni di tempo allAlitalia per programmare il ridimensionamento della sua posizione sulla Milano-Roma. LAlitalia presentò ricorso al Tar del Lazio, chiedendo anche di sospendere il provvedimento; ma tale richiesta ieri è stata rigettata e tra pochi giorni, entro il 17, la compagnia dovrà presentare le sue proposte allAntitrust. Ovviamente resta fermo il ricorso al Tar, che si pronuncerà il 10 ottobre; se il tribunale dovesse dare torto allAlitalia, questa ricorrerà al Consiglio di Stato, il quale a sua volta potrà disporre una sospensiva.
La legge prevede che sia la società a dover comunicare allAntitrust le misure atte a rimuovere la situazione di monopolio; lAutorità valuterà se le proposte saranno idonee o meno, ma non potrà fare richieste (dire cioè quanti slot cedere, o a quali orari); si andrà per approssimazioni successive, fino allaccoglimento del piano.
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