Milano - Solo cinque degli undici pretendenti di Alitalia sono stati ammessi alla seconda fase per la privatizzazione della compagnia. Le offerte, non vincolanti, dovranno essere presentate entro la prima metà del mese di aprile. Il ministero dell'Economia e delle Finanze «a conclusione della fase di analisi delle undici manifestazioni di interesse all'acquisto di una quota non inferiore al 30,1% del capitale di Alitalia e della totalità delle obbligazioni convertibili Alitalia detenute», ha comunicato «l'ammissione alla fase successiva della procedura di privatizzazione di Alitalia» di cinque candidati: Ap Holding, di Carlo Toto, il patron di Air One; il fondo di Carlo De Benedetti, Management & Capitali in cordata con Cerberus European Investments, Llc, Elq Investors, Lefinalc; MatlinPatterson Global Advisers con Llc; Texas Pacific Group Europe con Llp, e Unicredit Banca Mobiliare.
«Tale decisione - spiega una nota del Tesoro - è stata assunta sulla base della verifica, condotta dal ministero con il supporto del consulente finanziario Merrill Lynch e del consulente legale Chiomenti Studio Legale, circa la corrispondenza delle manifestazioni di interesse ai requisiti richiesti nell'invito pubblicato lo scorso 29 dicembre e dopo avere acquisito il parere favorevole del Comitato di consulenza globale e di garanzia per le privatizzazioni».
Dopo la ricezione di un impegno alla riservatezza, debitamente sottoscritto dai soggetti ammessi, il ministero invierà ai cinque candidati una lettera di procedura con la quale saranno comunicati contenuto e modalità di presentazione al ministero delle offerte preliminari non vincolanti. «Il termine per la presentazione di tali offerte è previsto per la prima metà del prossimo mese di aprile». Figurano esclusi dalla partita, tra gli italiani, il professor Fabio Scaccia, la Porcellane Castello con la Capper-no e la Wonders & Dreams Uk di Paolo Alazraki. Tra gli stranieri la Benstar-Saturn Enterprises, la Net Present Value e la Terra Firma Investment.
Nelle prossime settimane i partecipanti alla gara avranno ulteriori informazioni dal ministero del Tesoro riguardo la situazione della compagnia. L'offerta preliminare non vincolante, secondo quanto si apprende, prevederà la presentazione di un piano industriale, di una indicazione di prezzo «orientativa» e la dimostrazione dei mezzi finanziari con i quali si intende far fronte all'impegno di acquisto.
Non si esclude che in questa seconda fase si possa assistere a un rimescolamento delle cordate con i soggetti “bocciati” o con il possibile ingresso di nuovi soggetti, non esclusi Air France Klm e Lufthansa.
Intanto, i rappresentanti sindacali di Volare, della quale Alitalia ha momentaneamente il controllo, hanno proclamato lo stato di agitazione del personale.
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