Alitalia, Spinetta: "Il piano non cambia" La Uil abbandona la trattativa e se ne va

Iniziato il vertice decisivo alla Magliana. L'ultimatum di Prato: "Prestito ponte di 300 milioni vincolato a un accordo preliminare". Il segretario Caronia (Uilt): "Aspettiamo le elezioni". Ma il tavolo prosegue con le altre sigle

Alitalia, Spinetta: "Il piano non cambia" 
La Uil abbandona la trattativa e se ne va

Roma - Pronti via ed è già ultimatum. Maurizio Prato, presidente dell'Alitalia, esordisce al tavolo dei sindacati con una proposta limite: trovare una "base d’accordo" entro domani perché i tempi per trattare sono "contenuti". Il "collega" Jean-Cyril Spinetta ha confermato il piano presentato per comprare Alitalia e su questo ha chiesto "osservazioni" ai sindacati. Il vertice, cominciato poco prima delle 15 al quartier generale della Magliana a Roma, vede da una parte i numeri uno di Alitalia e Air France-Klm, dall'altra i rappresentanti delle nove sigle dei lavoratori di Alitalia. L’aria appare tesa. "Il cda - continua Prato - mi ha dato mandato di proseguire il confronto con i sindacati in tempi contenuti che verranno stabiliti di volta in volta in relazione all’avanzamento della trattativa. Abbiamo oggi e domani - ha aggiunto Prato - se ci saranno punti di fondo per uno schema di accordo riferirò al consiglio e poi decideremo". Dall'accordo dipende anche il prestito ponte. "Una possibile intesa costituisce la condizione per ottenere il prestito ponte, quantificato in 300 milioni di euro e per il quale il Tesoro ha dato garanzia vincolandolo al raggiungimento di un accordo".

Uilt Clamoroso colpo di scena alla Magliana. Il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia, intervenendo al tavolo con Air France-Klm ha chiesto la sospensione del confronto fino alle elezioni politiche del 13 aprile. Poi ha abbandonato il tavolo: "Ora non c’è un governo che possa dare garanzie - ha spiegato Caronia - fino a quando non ci sarà il nostro giudizio rimane sospeso". Il vertice, però, prosegue. Spinetta ha confermato che serve il via libera del nuovo governo e l’annullamento del pericolo Malpensa, cioè della causa intentata dalla società di gestione aeroportuale Sea che ha chiesto un risarcimento da 1,2 miliardi di euro per l’abbandono dei voli da parte di Alitalia. In seguito a queste due condizioni ribadite dal gruppo franco-olandese la Uil trasporti ha abbandonato il tavolo della trattativa.

Vertice ristretto È in corso una riunione ristretta tra Prato, Spinetta e un rappresentante di ciascuna sigla sindacale. La riunione plenaria era stata sospesa intorno alle 17, seguita da una riunione intersindacale. Prato, Spinetta e la delegazione sindacale stanno ora ragionando sul metodo per decidere come proseguire il confronto. Al tavolo negoziale sono presenti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Anpac, Up, Antav e Avia.

I sindacati I sindacati sono "pronti a combattere con un fronte compatto" ma Air France-Klm "deve cambiare gli assunti di piano partendo da perimetro aziendale, flotta e investimenti". Si presentano così le organizzazioni sindacali all'ingresso dell’incontro con i vertici del gruppo franco-olandese. Il segretario nazionale della Filt-Cgil, Mauro Rossi ha rilevato che "il piano di Air France è stato riproposto nell'identico modo dell'inizio. Vogliamo fare questa trattativa e bisogna smettere di pensare a ultimatum e scadenze. Bisogna ripartire dagli assunti di piano che ci aspettiamo di vedere cambiati e non vogliamo partire dalla coda e cioè dalla gestione degli esuberi. Speriamo che ci sia la volontà di un confronto vero anche dall’altra parte - ha proseguito Rossi - e non un ricatto".

Il sindacalista ha poi osservato che "bisogna rilanciare l’Alitalia e il trasporto aereo e guardare al futuro dei lavoratori, ma anche dell’indotto. La strumentalizzazione politica - ha detto ancora - può solo far danno. Non siamo pro o contro Air France ma per il futuro dell’azienda e del settore".

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