da Milano
Alitalia sempre ad alta tensione. Venerdì scorso, dopo la rottura della trattativa sulla cessione dei servizi informatici e amministrativi, per la compagnia guidata da Giancarlo Cimoli si preannunciano altre giornate difficili. Oggi, infatti, nella sede di Assaereo, è fissato un nuovo round azienda-sindacati.
Le premesse non sono delle migliori: venerdì scorso, ai sindacati che chiedevano la revoca o, in subordine, la sospensione delliter di cessione dei cosiddetti «rami», lazienda ha risposto ribadendo la legittimità delle procedure, anche se disponibile ad approfondire la questione in un nuovo incontro.
La risposta: i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl e Unione piloti con lappoggio del Sult, hanno confermato lo sciopero generale di 24 ore per il 29 settembre, che non interesserà soltanto i dipendenti Alitalia ma anche i lavoratori di tutte le aziende del trasporto aereo. Non solo. A questo sciopero seguirà quello proclamato dal Sult, per il 9 ottobre, giorno in cui anche la Fan (Anpac, Anpav e Avia) si asterrà dal lavoro.
A fronte di una nuova escalation di conflittualità, i sindacati sono tornati a chiedere un intervento forte e risolutivo del governo. E proprio sullesecutivo sono puntati i riflettori. Dopo i numeri della semestrale, che hanno visto il peggioramento del passivo della compagnia e hanno ratificato lobiettivo - mancato - del ritorno allutile indicato nel piano industriale, il «dossier» Alitalia è ormai aperto sul tavolo di Palazzo Chigi. Un dossier a 360 gradi nel quale, oltre al nuovo piano industriale, si affronterebbe il nodo dellassetto di vertice.
Tra le varie opzioni uno sdoppiamento dellincarico, affiancando a Cimoli un altro top manager, o addirittura la sostituzione del numero uno. Una scelta che dovrebbe fare i conti con il problema della liquidazione dellattuale presidente e amministratore delegato. Non va dimenticato, tuttavia, che ben quattro ministri avevano già chiesto la rimozione di Cimoli. Ora si tratta di capire quale sia lorientamento del ministro-azionista, Tommaso Padoa-Schioppa.
Secondo alcune indiscrezioni, infine, Palazzo Chigi starebbe elaborando le linee direttrici del nuovo business plan che vedrebbero il settore della manutenzione rimanere nel perimetro della compagnia. Sarebbe inoltre allo studio un riposizionamento del traffico Alitalia su Fiumicino, notizia che ha mandato su tutte le furie il governatore Roberto Formigoni.
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