Roma - Il prossimo presidente del Consiglio dirà "no" all’offerta di Air France-Klm per Alitalia. Lo ha dichiarato oggi il leader del Pdl Silvio Berlsuconi, che si è detto inoltre convinto che ci sarà una cordata italiana per salvare la compagnia di bandiera. "La risposta ad Air France sarà un chiaro e secco no, non perché è contro la Francia ma perché è contro condizioni irricevibili", ha detto Berlusconi ai giornalisti. "Adesso che sono in campo io, questa cosa si fa", ha detto inoltre il Cavaliere a proposito di una possibile cordata italiana. "Le banche sono disponibili ad appoggiare una operazione industriale che ha tante possibilità di riuscita e... io comincio a operare in questa direzione e sono sicuro che si potrà arrivare a un risultato positivo", ha aggiunto.
Berlusconi e la cordata italiana Secondo Berlusconi, Intesa SanPaolo "è ancora disponibile". "Intesa resta sulle posizioni che aveva prima, cioé è disponibile ad aiutare un serio gruppo che presenti un serio piano industriale", ha detto Berlusconi. E sul fatto che ieri l’ad Corrado Passera abbia detto che sulla base di quello che si sa della compagnia dall’esterno è inimmaginabile pensare di fare un’offerta, il leader del Pdl ha commentato che si deve dare ad altri, oltre che ad Air France, la possibilità di conoscere la situazione per consentire di formulare un’offerta. Intesa SanPaolo, che ha lavorato all’offerta non vincolante di AirOne, ha detto di non occuparsi più da dicembre della pratica Alitalia. Nei giorni scorsi, Berlusconi ha definito "irricevibile" l’offerta di Air France, auspicando che in un moto d’orgoglio gli imprenditori italiani diano vita a una cordata italiana e precisando che i suoi figli potrebbero essere della partita. Il Tesoro e Alitalia si sono detti pronti a ricevere solo le offerte che si dovessero fare avanti in tempi strettissimi.
Veltroni: "Due hub per l'Italia" "Malpensa può e deve essere uno dei principali aeroporti italiani. Non so se Alitalia può avere due hub, na l’Italia può avere due hub". Il leader del Pd Walter Veltroni cerca di frenare sul taglio di 1700 esuberi annunciati a Malpensa invitando le parti a "sedersi attorno a un tavolo" e "trovare una soluzione che comprenda anche il fatto che chi compera Alitalia lasci la necessaria gradualità per consentire ad altre compagnie di arrivare a Malpensa e farla decollare definitivamente". Per trovare un accordo l'ex sindaco di Roma si dice pronto anche a dialogare con il popolo del Carroccio: "Sono persone che lavorano, sono persone che stanno dentro piccoli laboratori artigiani, che fanno piccola e media impresa. Persone che stanno dentro le strutture della società e che vogliono solamente uno Stato più veloce, uno Stato federalista, uno Stato che consenta all’impresa di lavorare, di produrre e di creare ricchezza e una politica che sia meno invadente".
AirOne: "Due diligence per proposta essenziale" "Per presentare una proposta vincolante è essenziale effettuare una due diligence, ovvero una verifica sui dati e sullo stato di salute della Compagnia". Lo precisa Ap Holding in una nota. "A dicembre avevamo presentato un piano forte di risanamento e di rilancio per Alitalia - si legge - ma siamo stati esclusi dalla fase di due diligence che è stata concessa, per tre mesi, solo ad Air France-Klm. Deve decidere il Governo se vuole ricevere altre proposte perchè in una operazione cosi complessa è impossibile presentare offerte ’al buiò senza una due diligence, sebbene breve (almeno tre settimane)".
Formigoni: "La cordata è pronta" "Confermo che esiste una cordata italiana, che è pronta e che si appaleserà entro breve". Lo ha detto all’Ansa il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Sarà necessario - ha aggiunto Formigoni - che il governo riservi a questa cordata lo stesso trattamento, e basterebbe anche un pò meno, che ha riservato ad Air France". "La cordata italiana - ha proseguito Formigoni - avrà bisogno di studiare i dati e conoscere la realtà. I soloni del centrosinistra, a cominciare da Veltroni, la smettano di lanciare ultimatum". In ordine ai tempi della presentazione, Formigoni ha affermato: "Ci vuole tempo ma neanche troppo lungo". "D’altra parte - ha aggiunto - i sindacati, giustamente, sono i primi a voler conoscere i dati di una trattativa fino ad ora condotta in totale clandestinita". Formigoni già mesi fa aveva parlato di un possibile interessamento a Malpensa di una compagnia aerea internazionale e aveva avanzato l’ipotesi della nascita di una società formata da imprenditori lombardi e del nord ma al momento non ha voluto rivelare nessun nome. "Air France - ha detto - ha avuto un trattamento privilegiato che ha impedito ad altri di venir fuori.
Ora che si conosce qual è il piano di Air France anche altri possono uscire perchè la cosa era pronta da tempo e Silvio Berlusconi si è mosso benissimo". In conclusione il presidente della Lombardia ha affermato: "Il ministro Padoa Schioppa si rassegni, la stagione delle grandi svendite è terminata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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