«All’asilo di San Gottardo come a Rignano». Ma non era vero

Nessuna sevizia, nessun comportamento violento da parte delle tre insegnanti nei confronti dei piccoli ospiti della scuola statale per l’infanzia di via De Vincenzi, a San Gottardo: dopo l’udienza preliminare, il gip di Genova Silvia Carpanini, accogliendo le istanze degli avvocati difensori Maurizio Mascia e Andrea Vernazza, ha deciso di rigettare la richiesta di sospensione per le maestre, due in carica da ben 39 anni, accusate di maltrattamenti. Crolla così il castello di addebiti che, a un certo punto, pareva schiacciare le protagoniste involontarie della vicenda: la psicosi originata dai fatti avvenuti nella scuola materna di Rignano Flaminio, tuttora oggetto di accertamenti, ha prodotto evidentemente anche a distanza fantasmi difficili da estirpare. Davanti al giudice le tre maestre hanno respinto le accuse senza rinnegare alcun episodio, fornendo spiegazioni esaurienti di quanto immortalato dalle telecamere nascoste nelle lampade sui soffitti di quattro stanze della scuola, fra aprile e giugno di quest’anno. Secondo il pm Stefano Puppo e i carabinieri della stazione di Molassana, le maestre avrebbero infierito sui bambini, tra i 3 ed i 5 anni, con schiaffi, calci e comportamenti violenti.

A monte dell’indagine, però, non c’è nessuna denuncia, nessun referto medico, e neppure una segnalazione alla direzione scolastica, tanto che la dirigente Cinzia Baldacci precisa di «non aver mai ricevuto alcuna lamentela dalle famiglie». Ieri, per le tre maestre, è finito l’incubo.

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