All’assemblea capitolina arriva il voto di fiducia e l’aumento di stipendio

Lo strumento del voto di fiducia, attualmente applicato a livello parlamentare, potrebbe essere esteso anche alla futura Assemblea capitolina, l’assise che è destinata a sostituire il consiglio comunale. Lo prevede la prima bozza di decreto attuativo per la riforma di Roma capitale che sarebbe circolata tra i capigruppo capitolini in questi giorni. Lo strumento del voto di fiducia, al momento ancora un’ipotesi da ratificare con l’approvazione dei decreti, potrebbe essere applicato, su richiesta della giunta, alla votazione non della totalità ma di alcuni provvedimenti.
La bozza che alcuni capigruppo capitolini hanno avuto modo di visionare elenca anche altre novità in arrivo per l’assise capitolina. Tra queste, l’aumento di stipendio per i consiglieri comunali, che dovrebbe passare all’incirca dai 1.600 ai 2.000 euro al mese. Aumento che, però, sta generando qualche polemica tra chi, in vista di Roma Capitale, si aspettava un aumento di stipendio leggermente più cospicuo. A fare discutere è anche un punto, contenuto nella bozza, che prevede che i consiglieri comunali chiedano l’aspettativa dal proprio lavoro per dedicarsi esclusivamente all’attività consiliare. Una questione che fa discutere, e molto, perché l’aspettativa comporterebbe la rinuncia ai contributi previdenziali che, in cambio, non sarebbero versati dallo Stato e resterebbero a spese del consigliere comunale. Proprio per questo motivo, i consiglieri si aspettano un aumento più corposo dello stipendio che consenta loro di chiedere l’aspettativa e continuare in questo modo a pagarsi i contributi da soli.
Ancora in dubbio, la riduzione del numero di consiglieri comunali, che da 60 passerebbero a 48. Una riduzione prevista per tutte le città con oltre un milione di abitanti a decorrere dalle prossime elezioni. E che, tuttavia, nel caso di Roma, suscita molte perplessità tra i consiglieri comunali, anche in vista dell’aumento del numero di assessori comunali (da 12 a 16).


E a proposito di queste anticipazioni il consigliere comunale Gemma Azuni (Sel) ha depositato ieri la richiesta di convocazione di una seduta di consiglio comunale straordinaria dedicata ai decreti attuativi di Roma capitale. «Decreti - ha fatto sapere Azuni - di cui nessuno è a conoscenza, tranne naturalmente pochissimi fortunati consiglieri comunali».

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