All’asta i «disegni di Geneviève»

«Ho quasi 80 anni e quando mi rivedo giovane in quei disegni mi deprimo un po’. Ma non è per questo che voglio venderli». Modella e amante di Pablo Picasso, Geneviève Laporte metterà all’asta lunedì prossimo alla Casa Artcurial di Parigi una ventina di disegni che il maestro realizzò nell’estate del ’51 e di cui lei rivelò l'esistenza solo nel 1989. Opere che valgono complessivamente tra il milione e mezzo e i due milioni di euro, cioè dai 50.000 ai 200.000 ognuna. «È dura separarmi da questi disegni - dice Geneviève, che ha alle spalle una carriera di scrittrice, poetessa e regista -. Ma non sono fatti per restare chiusi in cassaforte. Spero che le persone si battano per averli». La Laporte intende investire il ricavato dell’asta in una fondazione per la difesa della natura e gli animali.
Era il 1944, quando Geneviève incontrò Picasso per la prima volta. Lui era già un famoso artista, lei una liceale diciassettenne che doveva intervistarlo per il giornale della scuola. «Fra noi nacque subito una grande amicizia - racconta la donna -. Tornavo nel suo studio tutti i pomeriggi. Lui mi faceva il tè, mi offriva del cioccolato. Poi stendeva per terra i suoi ultimi disegni e domandava la mia opinione». Finita la guerra, la ragazza partì per gli Stati Uniti. Nel ’51, il nuovo incontro con Picasso, a Parigi. E l’amicizia si trasformò «in una grande passione». Lei aveva 25 anni, lui era già sulla settantina.

Durante l’estate, sotto il sole di Saint Tropez, il maestro realizzò alcuni disegni della sua giovane amante. Nacquero così alcuni capolavori che Picasso chiamava «I tuoi piccoli disegni, le mie lettere d’amore», oggi noti come «il periodo di Geneviève» o il «periodo tenero».

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