«Laltro giorno ero a Bruxelles e ho presentato i risultati di Ecopass. In molti giornali internazionali, quanto fatto a Milano è stato indicato come progetto fra i più interessanti. Un caso simbolo da imitare». Così il sindaco Letizia Moratti ha difeso ieri la misura antismog. Un provvedimento che, però, non piace a tutti. «Il ticket - attacca il segretario generale dellUnione artigiani Marco Accornero - è stato introdotto per diminuire il traffico e per inquinare di meno. Gli artigiani non possono raggiungere nessuno di questi due obiettivi perché devono usare il furgone per lavorare e non è possibile utilizzare mezzi alternativi. Il risultato è stato laumento dei costi e la perdita di tempo per attivarlo». Critico anche il Pd. «Secondo i dati delle centraline Arpa - accusano Pierfrancesco Majorino e Aldo Ugliano - mercoledì la concentrazione di polveri sottili ha superato ancora una volta la soglia di attenzione, soprattutto in città. Il trionfalismo del sindaco è fuori luogo e nasconde lincapacità di una vera lotta allinquinamento». Per il direttore dellOsservatorio Milano Massimo Todisco, «le bugie del sindaco Moratti hanno le gambe corte». Confrontando i dati Arpa di tutte le centraline in provincia di Milano e Monza, osserva che quando il Pm10 scende a Milano, scende anche nelle due province per fattori climatici. Da Palazzo Isimbardi arrivano le bordate del capogruppo Sdi Roberto Caputo. «Il Pm10 a Milano non scende, come testimonia lArpa, anzi rimane sopra la soglia. Purtroppo lEcopass non serve a migliorare la qualità dellaria e i mezzi pubblici sono assolutamente insufficienti. Il pedaggio fallisce il suo scopo e rimane soltanto un ennesimo, odioso e ingiusto balzello». A difesa della Moratti interviene il capogruppo dellUdc Pasquale Salvatore.
«Una reazione isterica del centrosinistra che non digerisce una sconfitta politica, visto che lEcopass ha chiaramente decongestionato il traffico e aumentato l'utilizzo dei mezzi pubblici, cambiando in meglio le abitudini dei milanesi. Tutto il resto è solo slogan».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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