All’Idroscalo un tuffo nell’arte

Milanesi all’Idroscalo significa milanesi sull’onda dell’arte. «Il nostro pianeta mare non sarà solo nutrimento del corpo, ma anche dell’anima» ha detto il presidente della Provincia, Guido Podestà. Sboccia la stagione balneare e nel fiore dell’estate sulla spiaggia verde in zona Linate allo specchio d’acqua fanno da corolla mostre, esposizioni, concerti. E’ già in corso nella Torre del Tempo, ex-Torre dei Cronometristi, la mostra dell’Accademia di Brera «Il Trovatore» con bozzetti e disegni della scenografia dell’opera verdiana. Sui prati, nel giro di quindici giorni, arriveranno giochi e teatro, ma soprattutto statue che daranno inizio a un’esposizione permanente di scultura.
«Repubblica scrisse due anni fa, all’insediarsi della nuova Giunta provinciale, che l’Idroscalo affondava nel degrado. Ora possiamo essere orgogliosi di aver fatto rifiorire questo parco non solo come luogo sportivo, ma anche come centro culturale» ha esordito Cesare Cadeo, presentando la stagione. Vecchie tende da mare provenienti dall’Adriatico dipinte dai giovani dell’Accademia di Brera, grandi opere esposte dall’associazione BigSizeArt, che dedica anche ai bambini, sabato 18 giugno alle ore 15, una giornata «d’arte in cielo» si potrebbe dire. I piccoli, che parteciperanno alla manifestazione, riceveranno in dono un aquilone e potranno assistere a esibizioni di voli acrobatici di queste ali dell’infanzia guidate da professionisti.
«Nel 1967 venivo all’Idroscalo per mangiare l’anguria nei baracchini e questo posto era uno strazio - ha raccontato Gastone Mariani, direttore dell’Accademia di Brera -. Ora vi approdo con i lavori dei nostri giovani allievi, 3500 ragazzi di cinquanta nazionalità diverse, autori di diverse opere, dai bozzetti del Trovatore alle antiche tende adriatiche. L’Accademia deve uscire allo scoperto. E’ sporca e dimenticata; anche se non abbiamo soldi il suo destino deve cambiare». Mariani ha anche accennato un progetto molto importante in agenda, probabilmente la statua di Mike Buongiorno voluta dalla Fondazione della famiglia del grande show-man scomparso.
Di prossima apertura, dal 23 al 26 giugno, anche una personale di Sofia Cacciapaglia, scelta da Vittorio Sgarbi nei giovani talenti della Biennale, ma prima di tutto scelta dall’Idroscalo come emblema delle potenzialità coltivate nell’Accademia milanese.
Sport e attività culturali si coniugano finalmente insieme. «Ormai sono ben diciotto le discipline sportive che si possono praticare qui, non solo da parte di bambini e professionisti, ma anche da disabili. Siamo riusciti ad ottenere per luglio 2015 i Campionati mondiali di canoa. Dentro all’Idroscalo è entrato l’entusiasmo» ha sottolineato Cristina Stancari, assessore allo Sport della Provincia.
Sarà un’estate veramente «di colore», con musica per i giovani nel teatro verdeggiante, jazz e anche note di classica, ma quello a cui il parco milanese mira è un’apertura ad ampio spettro, a 365 giorni all’anno, per diventare un’area ricreativa all’altezza delle altre realtà europee pubbliche di questo genere.

«Siamo partiti nella passata stagione con una pista del ghiaccio, per il prossimo inverno pensimo ad una pista da fondo. Per Milano l’Idroscalo deve diventare un sogno. Noi conduciamo un’esistenza quasi invivibile per gli impegni e il lavoro, ma se nella vita non ami, non sogni, non partecipi, non è vita» ha concluso Guido Podestà.

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