Sì, certo, molti si sono chiesti se De Rossi avrebbe detto allarbitro che aveva deviato in rete con la mano se la Roma stava perdendo un derby e non vincendo col Messina, ma intanto il bel gesto lo ha fatto e quindi viva De Rossi. Viva questo ventiduenne romano che ha dimostrato ben più coraggio del questore di Lecce che, sospesa dallarbitro per ben due volte, per fumogeni e per petardi, la partita con il Parma, non è mai intervenuto per applicare il decreto Pisanu e mandare tutti a casa. A cosa serve fare la voce grossa, se poi non seguono i fatti?
De Rossi invece ha fatto gol e poi ha fatto autocritica. È stato davvero un bel gesto, assolutamente inatteso e proprio per questo importante, un raggio di sole nel buio ultrà.
Gesto importante perché possiamo timidamente pensare che il risultato non sia tutto, come il fine per una volta non abbia giustificato il mezzo. Machiavelli ha giustificato, ventanni fa in Messico, Maradona e la sua male/benedetta mano di Dio a segno con lInghilterra, come se il creatore avesse tempo per occuparsi dei destini di una partita di pallone. Però tutti a celebrare il genio che si inventa il colpo proibito, il gol con la mano nellultimo sport dove è vietato usare le mani, il paradosso assoluto, il furto con destrezza applaudito per la sua genialità.
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