All Saints, il ritorno: «Noi, le anti Spice Girls siamo mamme sexy»

Paolo Giordano

nostro inviato a Londra

Rieccovi, All Saints, però come siete prevedibili: vi riunite dopo cinque anni esatti, il tempo giusto per non farvi dimenticare.
«Ma la nostra non è mica la solita reunion interessata: è una continuazione».
Mettiamola così.
«Ripartiamo da quando ci siamo fermate».
Ossia?
«Dal 2001. Allora non ci parlavamo neanche più, stavamo sempre zitte e covavamo rancore l’una contro l’altra senza neppure un motivo preciso. Roba da asilo infantile, però l’abbiamo capito solo adesso».
E il merito di chi è?
«Del tempo trascorso. Ora abbiamo le nostre famiglie e i nostri bambini, tutto è più sereno e ci sentiamo anche più sexy».
Insomma ecco il «pop-con», quello dei trentenni famosi a vent’anni che ora provano a restaurare la loro gloria: a pioggia tornano le boy band degli anni Novanta, prima i Backstreet Boys, ora le All Saints, tra un po’ i Take That e mancano le Spice Girls e il gioco sarà fatto. Quando si fecero conoscere nel 1997 con Never ever, le ruspanti All Saints (Melanie Blatt, Shaznay Lewis e le sorelle Nicole e Nathalie Appleton) erano quattro pupe con vocette morbide e macchiate di soul lontanamente (molto lontanamente) ispirato alla Motown. Very cool, dicevano, molto alla moda. Ora alla moda è rimasto l’albergo londinese a due passi da Piccadilly dove da trentenni upper class le All Saints presentano il ciddì della maturità, Studio 1 che esce il 17 novembre, gonfio di melodie usa e getta (ma il singolo Rock steady funzionerà) ma anche di riferimenti colti (abbastanza colti) allo ska, al reggae, addirittura al dancehall ormai perso nella polvere e lucidato qui come un abito di paillettes (indossato con le sneakers, però).
Nuovo cd, suoni e arrangiamenti ispirati al passato. Allora vi sentite proprio pop-con, conservatori del pop?
«La nostra è solo una naturale evoluzione. Ad esempio Shaznay ha gli stessi gusti musicali di sua mamma, che ha 64 anni. Non sentiamo nulla di ciò che trasmettono alla radio o che va in classifica».
Per un po’ non vi siete sentite neppure tra voi. Silenzio.
«Ma nell’estate del 2005 Nicole e Melanie Blatt si sono incontrate nel sud della Francia, in vacanza».
Casualità.
«Avrebbe potuto essere un incontro fugace e invece trascorsero quattro giorni insieme. Poi andammo a cena tutte e quattro a Hampstead e abbiamo riso come matte».
Vabbé, una rimpatriata
«Però ci siamo dette: perché no? Ora siamo padrone delle nostre vite».
Però tornerete vittime dei tabloid.
«No, la relazione tra Nicole e Liam Gallagher degli Oasis ormai è stata metabolizzata. Tra l’altro, pubblicheremo il nostro cd in contemporanea proprio con quello degli Oasis, sarà divertente».
Poi andrete in tournée?
«Stavolta ci piacerebbe suonare in piccoli posti, per noi sarebbe la prima volta.

Potessimo, torneremmo anche al Festival di Sanremo: nel ’98 siamo state benissimo: eravamo giovani, eccitate, giravamo il mondo sulla corsia di sorpasso».
E tutti vi contrapponevano alle Spice Girls.
«Loro erano aggressive, facevano un sacco di ginnastica. Noi no. Però siamo di nuovo qui, e stavolta da sole».

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