Allarme Ama: boom di televisori abbandonati

Tra gli effetti indesiderati del passaggio al digitale terrestre ce n’è uno (sottovalutato) che sta destando crescente preoccupazione. Nelle ultime due settimane, secondo i dati in possesso dell’Ama, nella capitale sono stati indebitamente abbandonati per strada oltre 5mila vecchi televisori. Ossia, quasi 400 al giorno. E il numero sembra destinato a salire. Già, perché se è vero che in molti hanno colto l’occasione per concedersi una tv di ultima generazione con decoder incorporato, a quanto pare però non tutti sembrano disposti a prendersi la briga di sbarazzarsi correttamente del vetusto monitor che avevano in precedenza. Così, per mancanza di civiltà oltre che per eccesso di pigrizia, in corrispondenza dello «switch-off» nella Capitale ha preso piede il malcostume di lasciare nottetempo i vecchi amici dall'ingombrante tubo catodico nei parchi cittadini oppure in prossimità dei cassonetti.
Un problema le cui conseguenze non riguardano solo il decoro urbano. I televisori, infatti, appartengono alla categoria dei Raee, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e sono da destinare al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti. Pena l’inquinamento dell’ambiente. Oltre a uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per la costruzione di nuove apparecchiature. Una volta, invece, che i vecchi televisori vengono raccolti dalla strada dagli operatori dell’Ama e condotti nelle isole ecologiche e nei centri raccolta deputati a prenderli in consegna è già troppo tardi. Il più delle volte, afferma l’azienda, risultano «contaminati» e quindi è impossibile procedere al loro riciclaggio. Un danno al quale se non si dovesse riuscire a porre un argine in tempi brevi, rischia di assumere di questo passo proporzioni grottesche, sia in termini ambientali sia in termini economici.
A lanciare per prima l’allarme (passato a dire il vero quasi inosservato, oscurato com’era dai problemi di segnale che all’inizio della settimana hanno lasciato al buio i televisori di migliaia di cittadini) è stata l’Adoc. Sollecitata dall’associazione dei consumatori, l’Ama è subito corsa ai ripari ricordando che sono previste multe da 103 a 619 euro per chi abbandona il proprio televisore per strada e ha invitato la popolazione a rivolgersi alle isole ecologiche e ai centri di raccolta (completamente gratuiti) oppure a ricorrere al servizio a pagamento di ritiro dei rifiuti a domicilio. Sempre secondo i dati forniti dall’azienda, la corsa alla sostituzione dei vecchi apparecchi, intensificatasi nel corso degli ultimi mesi, ha comunque portato a un aumento dei televisori raccolti attraverso i servizi messi a disposizione dall’Ama.

Nel mese di ottobre, da una media mensile di 210 tonnellate circa, si è passati a ben 379 tonnellate. Ma a ben vedere lo scarto rimane esiguo ed è la conferma che solo una ristretta minoranza di cittadini si reca nelle aree attrezzate per smaltire i vecchi apparecchi.

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