Gianandrea Zagato
La cotoletta rischia lestinzione. Notizia nuda e cruda che fa male ai milanesi. A quelli cresciuti con le mamme e le nonne che non sapevano cucinare la pasta al dente come sotto il Vesuvio ma la cotoletta, be almeno quella era da gran premio. Fette di vitello alte un dito con losso, bagnate con luovo sbattuto e passate nel pangrattato prima di essere fritte nella spuma di burro. Talmente morbide (dentro) e croccanti (fuori) da fare il bis. Modus operandi tramandato nelle famiglie e nei ristoranti dove la cucina milanese è roba da eletti che, purtroppo, si potrà leggere solo sulle bibbie dei gastronauti.
Unassenza di troppo, quella della cotoletta, che secondo lassociazione macellai (dicono che quelli italiani stanno scomparendo) potrebbe essere pure accompagnata dalla sparizione della «busecca» e dei «mondeghili», quelle ghiotte polpettine di carne e salume tritati più gli avanzi recuperati in fondo al frigorifero.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.