Allarme Usa: nocive le pentole antiaderenti

Gli scienziati: «Il teflon resta nell’organismo per 4 anni». Sarà eliminato entro il 2015

da New York

Pentole e padelle a rischio. Per la precisione quelle antiaderenti, tanto comode quanto, sembra, rischiose per la salute umana.
Seri provvedimenti sono stati già adottati in America. L’Agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) ha chiesto alla DuPont, alla 3M e ad altre sei compagnie di eliminare un composto potenzialmente pericoloso dalla produzione di padelle da cucina antiaderenti. L’Environmental Protection Agency ha chiesto ai produttori di acido perfluoroctanoico (Pfoa) - sostanza utilizzata nella fabbricazione di utensili da cucina antiaderenti e di prodotti come il Teflon - di ridurne del 95% entro il 2010 emissioni e livelli; e di procedere alla loro eliminazione entro il 2015. Il composto è stato per molto tempo oggetto di controversia.
Lo scorso anno, la DuPont ha accettato di pagare 85 milioni di dollari ad abitanti dell’Ohio e della West Virginia che le avevano fatto causa perché residui di Pfoa erano stati trovati nell’approvvigionamento idrico di un impianto della West Virginia. L’Epa ha detto che continuerà a studiare l’impatto della sostanza sulla salute dell’uomo per vedere se saranno necessarie ulteriori decisioni sul composto. «La scienza ancora sta valutando il Pfoa, ma la preoccupazione c’è, così ridurre al minimo i residui del composto è la cosa giusta da fare per il nostro ambiente e la nostra salute», ha detto Susan Hazen, viceresponsabile dell’ufficio pesticidi e sostanze tossiche dell’Agenzia per la protezione ambientale Usa.
Secondo l’Agenzia, la sostanza può rimanere nel corpo umano fino a quattro anni, e piccole percentuali ne sono state trovate in un gran numero di persone.
La DuPont ha fatto sapere che i suoi studi e quelli di ricercatori indipendenti mostrano come le pentole e altri prodotti fatti con suoi materiali sono sicuri.

Inoltre - ha detto la multinazionale - fino ad adesso, non si conoscono effetti del Pfoa sulla salute umana. Tuttavia, test realizzati dalla 3M, il produttore originale della sostanza, hanno mostrato che elevati livelli di esposizione al composto possono causare, nei topi, danni al fegato e agli organi riproduttivi.

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