Cronaca locale

Via alle sfilate, il Comune invia le sentinelle anti-magrezza

"Sono nove donne famose - spiega l'assessore alla Salute Landi di Chiavenna - che, con la loro presenza, sfateranno la falsa credenza che per essere eleganti si debba perdere peso"

"Sentinelle della salute" inviate in passerella. A controllare se il peso delle modelle è "in linea" con i criteri salutistici. O se invece si avvicina di più a quelli dell'anoressia, la terribile malattia che affligge molte giovani. Non avranno nè metro, nè bilancia anche se supervisioneranno i backstage e le sfilate. La decisione è stata presa dall'assessore alla salute Giampaolo Landi di Chiavenna, "nessun intento censorio - spiega - siamo fieri della moda, del Made in Italy e di tutto quello che questo rappresenta per la nostra città. Contestiamo piuttosto quei casi di magrezza patologica, che non hanno niente a che vedere con l'eleganza (non è vero che una donna magrissima riesca a presentare al meglio i capi delle collezioni) ma hanno il potere nocivo di scatenare emulazione mettendo in crisi le giovanissime. Disposte a tutto pur di diventare come le ragazze che sfilano in passerella". Le sentinelle della salute sono dunque nove ragazze famose, belle, simpatiche e dal peso assolutamente normale. Eccole: Scilla e Fabrizia Ruffo di Calabria, Isabella Gaetani d'Aragona, Marta Ferri, Carolina Salvati, Laura Lombardi, Raffaella Genghini, Barbara Insom e Rossana Ciccarone. Capitanate dalla madrina Gabriella Dompé. In missione tra backstage e passerelle, le sentinelle non indosseranno una divisa, vestiranno come sempre, si siederanno insieme agli altri invitati e si godranno lo spettacolo. E se dovessero accorgersi di top model scheletriche dall'immagine "malata", la segnaleranno nella riservatezza più totale all'assessore alla Salute, che puntualizza: "Non c'è nessuna provocazione, in questa scelta l'unica missione è educare i giovanissimi alla salute".

Landi di Chiavenna ribadisce il senso del messaggio chiaro e positivo: "Le donne hanno la libertà d'interpretare la loro femminilità ognuna secondo le proprie inclinazioni e caratteristiche speciali. La moda è ornamento, lusso, accessorio e mai sostituisce lo splendore della persona in sé, che esiste indipendentemente dal culto dell'immagine e dell'icona artificiale"

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