Glielo hanno chiesto i milanesi. Con sms, e-mail, fax, «negli ultimi mesi, ma soprattutto da alcune settimane». E alla fine, il vicesindaco Riccardo De Corato ha detto sì. Di nuovo in campagna elettorale, ancora candidato dopo 21 anni in consiglio comunale, per tredici nei banchi dellopposizione e da quasi nove a fianco del sindaco Gabriele Albertini. Ma ammette che ad avvicinarlo, nei quartieri e nei mercati comunali dove ogni giorno va a raccontare quanto la Cdl ha realizzato da quando guida Palazzo Marino (perché, assicura, «prima di fare promesse bisogna dimostrare che le sappiamo mantenere») è anche «gente di sinistra, grata perché ci siamo interessati anche ai piccoli problemi dei quartieri». De Corato, che porterà visiterà le zone portando in giro pannelli che raffigurano prima e dopo i lavori opere come la Scala, i giardini di via Solari, gli Arcimboldi, è capolista di An, e il capogruppo alla Camera Ignazio La Russa spiega che «è stata una scelta meditata e non obbligata. Abbiamo ritenuto di far capeggiare la lista a chi, da 9 anni, si impegna per rendere la città migliore». Una lista, quella di An, aperta agli indipendenti, ben venti, tra cui Ambra Orfei e il portiere Stefano Tacconi, e che garantisce un terzo dei posti alle donne.
Capofila della lista della Lega è invece Giancarlo Pagliarini, già assessore comunale al Demanio, poi sostituito da Diego Sanavio che si candida al terzo posto. Secondo posto sul «podio» è invece del capogruppo milanese ed eurodeputato Matteo Salvini, quarta e quinto i consiglieri uscenti Laura Molteni e Ettore Tenconi. Nove candidati invece approdano alla corsa per il Comune dopo aver fatto politica nei consigli di zona. Lo slogan del Carroccio sarà «Milano capitale».
Alle urne corsa fra De Corato e Pagliarini
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