Alleanze, per ora la Borsa non decide

da Milano

Borsa italiana è ancora al bivio e sta valutando le posizioni di Euronext e di Deutsche Börse, considerate entrambe interessanti. Per il momento però «si tratta di proposte e non offerte e nella prossima riunione si deciderà che tipo di negoziato aprire». All'uscita dalla riunione del comitato ristretto di Borsa italiana è stato Alessandro Pansa, condirettore generale di Finmeccanica, a sintetizzare la situazione sulle possibili alleanze internazionali di Piazza Affari. Pansa ha detto di preferire «il modello federale», perché l'Italia «deve avere un suo mercato finanziario» e che con tutta probabilità il comitato ristretto si riunirà ancora nella prossima settimana. Di piattaforma europea e delle sue difficoltà ha parlato anche un altro dei saggi incaricati dalla Borsa milanese di esaminare le opportunità sul tavolo, Pietro Modiano, direttore generale del SanPaolo Imi. Quest’ultimo, prima della riunione, ha fatto riferimento anche alla necessità di fare in fretta: «Il mondo non aspetta l'Italia e la Borsa di Milano». Modiano ha anche detto di non sapere se le ipotesi in corso possano comprendere anche il Nyse, la Borsa di New York, che progetta di fondersi con Euronext. Ieri sul piano di integrazione transatlantico è arrivato un annuncio di possibili ritardi.

Le autorità di controllo di cinque mercati europei in cui opera il circuito Euronext (Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona e Londra), hanno deciso di esaminare più da vicino i termini del possibile accordo con gli americani. Il neonato comitato dovrebbe pronunciarsi all'inizio del 2007, mentre il numero uno del Nyse, John Thain, sperava di ottenere il benestare degli azionisti quest'autunno o al massimo entro l'inizio dell'anno nuovo.

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