Gli alleati affogano Burlando anche all’Acquario

Gli alleati affogano Burlando anche all’Acquario

(...) «La detenzione degli animali in cattività ha poco a che vedere con la ricerca, la conservazione e soprattutto con l’educazione - parte a testa bassa Cristina Morelli, consigliere regionale dei Verdi -. Insegnare ai bambini, adulti di domani, che l’uomo è padrone di scegliere della libertà o della dignità degli animali è deprecabile e diseducativo poiché ripropone un antiquato rapporto antropocentrico da superare. Con la scusa della “conservazione” sono milioni gli animali negli zoo e negli acquari di tutto il mondo ad essere costretti ad una vita in ambienti artificiali e limitati: molti di essi sono ancora prelevati in natura vista la continua necessità di nuovi esemplari». I Verdi scoprono all’improvviso che Genova ha un Acquario che quanto a visitatori se la gioca con i Musei Vaticani? In realtà l’occasione è fornita dalla notizia dell’arrivo di nove nuovi delfini. Magli strali degli animalisti vanno oltre il semplice evento.
«La realtà è che dietro la gestione degli animali in cattività si nasconde un grande business ed una florida attività commerciale», prosegue l’affondo di Cristina Morelli. Che, a scanso di equivoci se la prende direttamente con Burlando. «Provvederemo ad acquisire informazioni in merito al sostegno economico e sponsorizzazione da parte degli enti locali per l’Acquario: i soldi dei contribuenti non possono essere investiti per sostenere attività commerciali di privati foraggiando e sostenendo operazioni e strutture come queste che ci sembrano ignorare i diritti degli animali». Per scrupolo, meglio verificare se si tratta di un equivoco. Scusi Morelli, sa che l’Acquario è uno dei fiori all’occhiello che Burlando tiene tanto ad appuntarsi al bavero? «Lo so, lo so - rassicura la consigliera senza paura - E ce lo ha anche ribadito a uno dei primi consigli regionali della legislatura. Noi glielo abbiamo sempre rimproverato».
Insomma, vorreste buttare via una delle poche cose che a Genova funzionano? «Come dichiarato negli ultimi anni dall'Acquario si è verificato un netto calo di visitatori - è la spiegazione dei Verdi -. Oggi si potrebbe convertire quella struttura in un edificio dotato di tecnologie in 3D, in modo da evitare la detenzione di animali.

La detenzione non rispecchia la dignità e il rispetto verso questi esseri senzienti, motivo per cui le nostre amministrazioni dovrebbero considerare come primo loro impegno per la tutela di chi non ha voce». Burlando inizia piuttosto a preoccuparsi della troppa voce che hanno i suoi alleati.

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