Allegri è stufo: «Meglio il sintetico dell’erba di S.Siro»

(...)realizzato a Cesena dove ha raccolto maggiori consensi tra gli addetti ai lavori. «Dipende da quali saranno le evoluzioni del sintetico, ogni mese trovano miglioramenti: sono valutazioni che dovremo fare insieme con la società e con l’Inter» la successiva spiegazione di Allegri. Dietro la quale c’è uno studio statistico preparato a Milanello e relativo al numero degli accidenti muscolari capitati ai rossoneri: l’80% circa dei ko sono maturati nelle sfide domestiche, sul prato traditore di San Siro insomma. Come si può ben capire, il costo dell’operazione San Siro, per i club, non è soltanto economico. Non devono infatti battere cassa per rizollarlo (sui 250 mila euro la spesa) periodicamente senza risultato alcuno. C’è anche un deficit di natura squisitamente tecnica da segnalare. Nel senso che, a parte la qualità del gioco espresso, le società sono costrette a sopportare l’onere di lunghe degenze e a moltiplicare il numero dei calciatori da tesserare per riparare alle assenze più gravi. Tanto per citare alcuni esempi in casa Milan: Inzaghi, Flamini e Gattuso hanno patito la lesione del legamento crociato, infortunio per il quale è indispensabile uno stop lunghissimo.

Anche nel campo interista, non mancano le stesse malinconiche segnalazioni: per esempio Samuel si procurò la grave lesione del crociato sempre a San Siro contro il Brescia nello scorso torneo, Snejder addirittura rimase «fulminato» durante il riscaldamento prima di affrontare il Cagliari (mese di novembre 2011), stesso destino per Maicon. Saranno anche scettici gli allenatori, ma l’emergenza è conclamata. E con l’emergenza la necesità di passare al sintentico che renderebbe il prato di San Siro accettabile.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica