Cronaca locale

Allevatori, protesta sotto il Pirellone Formigoni va in piazza: "Sono con voi"

Mobilitazione, fuori dalla sede della Regione contro l’emendamento "congela multe" inserito nella Finanziaria e per sensibilizzare sulla trattativa ancora aperta sul prezzo fisso del latte alla stalla. Formigoni scende fra gòli allevatori e sventola la bandiera della Coldiretti

Allevatori, protesta sotto il Pirellone 
Formigoni va in piazza: "Sono con voi"

Milano - Tra i 2000 e i 3000 allevatori con 15-16 trattori, raccolti attorno al simbolo della protesta, la mucca "Onestina". Si sono presentati così gli allevatori della Coldiretti provenienti dalle province lombarde e da altre regioni del nord Italia questa mattina, davanti al palazzo della Regione a Milano in piazza Duca d’Aosta.

Il prezzo del latte Il presidente di Coldiretti Lombardia, Nino Andena ha dichiarato: "Non si scherza con il lavoro delle persone, quello che sta succedendo con la proroga sui pagamenti delle multe per le quote che vogliono concedere a un piccolo gruppo di splafonatori è una ferita per la stragrande maggioranza degli allevatori onesti che in questi anni hanno speso soldi, tempo e fatica per rispettare la legge. Così non va". Uno studio della Coldiretti evidenzia che ad oggi i produttori di latte in regola hanno subito costi per la gestione delle quote latte pari a 2,42 miliardi di euro: dei quali 1,7 miliardi per l’acquisto, 150 milioni per l’affitto, 220 per il versamento del prelievo e 350 milioni per l’adesione alla rateizzazione prevista dalla legge 119/03. E, come se non bastasse il problema delle quote, c’è il nodo del prezzo, inchiodato da gennaio a 33,156 centesimi al litro. Infatti, come spiega la Coldiretti, gli industriali hanno offerto agli allevatori poco più di un centesimo quando si è trattato di adeguare il prezzo pagato alla stalla.

Formigoni in piazza Dopo aver ricevuto una delegazione della Coldiretti, Formigoni ha deciso di uscire dal Pirellone e di parlare alla folla di allevatori: "Continuo e continueremo ad essere al vostro fianco, andiamo avanti insieme. Voi siete espressione di questo vasto mondo di agricoltori che ha sempre agito nella legalità. Quando vedo le vostre bandiere e i cappellini gialli e quando vedo Coldiretti so che questo è garanzia di prodotti alimentari certi, garantiti e di qualità. I vostri sono prodotti realizzati nel rispetto delle leggi e della legalità e i cittadini lo sanno". Al temine del suo intervento Formigoni ha indossato un cappellino giallo e sventolato una bandiera della Coldiretti. Il presidente Andena, ha poi chiesto l’interessamento di Formigoni sulla trattativa del prezzo del latte, che vede fronteggiarsi industriali e allevatori: "Sul prezzo del latte - ha risposto Formigoni - non posso che aspettare, è una trattativa nella quale la Regione non può intervenire. Non posso che auspicare un accordo perchè un accordo è meglio di niente. Non posso che essere al vostro fianco, portare avanti i diritti di chi ha lavorato".

L'appoggio di Penati Anche Filippo Penati, vice presidente del consiglio regionale della Lombardia e capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani, sostiene la mobilitazione di Coldiretti contro il congelamento del pagamento delle multe fino al prossimo dicembre. "C’è un sostegno pieno - ha detto Penati passando al presidio per un saluto - alla lotta di Coldiretti perchè la vicenda sulle quote latte è un cosa vergognosa. Si è penalizzato chi ha rispettato le regole e chi, a costi di sacrifici ha pagato le multe, mentre si sta proteggendo chi non rispetta le regole". Alla Lega, che ha presentato l’emendamento sul congelamento del pagamento delle multe poi inserito in finanziaria, Penati ha rivolto un messaggio: "Qui non siamo a Roma ladrona, ma siamo al detto di Napoli "sulle spalle del fesso vive il furbo", dove i fessi sono gli onesti e i furbi sono i disonesti. E noi non accettiamo questa logica".

Coldiretti soddisfatta Soddisfazione da parte del presidente di Coldiretti Lombardia Nino Andena per la manifestazione di questa mattina davanti alla sede della Regione, ma anche determinazione a continuare nella protesta perchè alle parole devono seguire i fatti.

"La responsabilità mostrata finora da Coldiretti non è un assegno in bianco: se la situazione non si sblocca - ha detto al termine della mobilitazione - adotteremo un atteggiamento più duro, e alle prossime elezioni non staremo in silenzio, ma Coldiretti dirà per chi votare, secondo il lavoro che sarà fatto dai partiti a sostegno delle nostre politiche".

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