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Alonso in lacrime a casa sua Bravo Hamilton sotto pressione

Lo spagnolo in trionfo nonostante i guai Renault, l’inglese sente «tutta l’Inghilterra sulle spalle»

Alonso in lacrime a casa sua Bravo Hamilton sotto pressione

10 e lode a Raikkonen. Pole e vittoria. Con Massa a fiatargli sul collo, con Hamilton pronto a risorgere, con Alonso a inventarsene una delle sue. Che vinca o che perda è sempre lo stesso. Una garanzia di concentrazione e abnegazione. La Ferrari se lo tenga stretto. Però che bello sarebbe se lo convincesse ad entrare in sala stampa dando il cinque a tutti e ballando la ola.
8 a Massa. Come Raikkonen in Bahrein, sabato ha capito di aver sbagliato. Per cui ha fatto buon viso ed è rimasto incollato, giusto per far capire che se non fosse stato il compagno, lui quel finlandese là davanti eccome se lo avrebbe attaccato. Resta un fatto: ha perso altri due punti su Kimi, prima o poi la Rossa dovrà dettare le gerarchie in chiave mondiale. Temporali in vista.
7 ad Hamilton. Dice di avere «la pressione di tutta l’Inghilterra sulle spalle». Con un simile peso, arrivare sul podio non è mica male.
0 al pubblico spagnolo. Fischiare Lewis durante la premiazione fa molto stadio. Purtroppo fa anche molto Italia.
6,5 ad Alonso. Ma è da 10 quanto fatto dopo il ritiro. Scende dalla Renault fumante e va dal suo pubblico, fino alle reti. Lancia i guanti, si gode l’arena tutta per lui e torna ai box con gli occhi lucidi. Al via non riesce a resistere all’attacco di Massa (ma partiva dal lato sporco), poi si mette lì: nelle posizioni che gli competono e va di calcolatrice. Se il motore non lo avesse tradito, il quinto posto sarebbe stato tutto suo. Dirà: «Sono metà felice e metà incacchiato, ma la macchina cresce, in Turchia ci vado convinto di potermi di nuovo divertire».
10 e lode e grande abbraccio a Kovalainen. È vivo. È intero.
10 a Mosley. È anche e soprattutto merito suo se il ragazzo di cui sopra è integro. Prima di lui, la ricerca della sicurezza in F1 era un pratica davvero trasgressiva e rara. Altro che le sue...
6,5 a Kubica. Quel lungagnone non tradisce, ma parte malino.
4 a Barrichello. Perché è un numero che suona bene, fa molto scuola, fa molto elementari. E Rubinho che cozza con Fisichella in piena pit lane, mentre il romano arriva e lui esce, non è cosa bella. Roba da litigio per un parcheggio. Risultato? Ala anteriore ko e grasse risate.
6,5 a Trulli. Comunque a punti. Mastino. Peccato per il box che lo fa rientrare una volta di troppo: «Così ho perso due punti».
6 a Fisichella. Decimo, «il miglior risultato dell’anno», dice.

E viva l’Italia.
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