8 BUTTON
Primo. Per lui, seconda vittoria dellanno, ovvero due su quattro, non male per il pilota così così che lo scorso campionato aveva vinto il titolo sulla Brawn furbetta e disonesta munita di diffusore. Allepoca si disse che non aveva gli attributi del campione vero. Forse è ancora così, però il ragazzo è due volte che tutti pasticciano con le gomme e lacqua ed è due volte che azzecca la scelta (ieri non è passato subito alle intermedie) e se li beve tutti. Dicono sia merito del suo ingegnere di macchina, un tal danese. Sarà vero anche questo, però finiamola col togliere meriti al biondo, bello ed elegante inglese.
8 HAMILTON
Secondo. Che il Dio dei motori ce lo conservi. A parte la soddisfazione sua personale di aver duellato e passato per ben due volte Schumi («era il mio sogno da ragazzino», confidò un giorno), il ragazzo della Mc ha regalato adrenalina omaggio: emozioni legali quando ha spellato le sue gomme pur di rimontare (al 13 giro era a 46 dai primi e poi, complice la seconda safety car, ha acchiappato il secondo posto); ed emozioni illegali ai box, quando ha cercato di sorpassare Vettel. Poteva essere strage di meccanici. Folli entrambi e per entrambi solo una reprimenda dalla Fia.
7,5 ROSBERG
Terzo. Si vede che frequenta spesso italiani. «Ho soprattutto amici milanesi» racconta. Fatto sta, è come se i tifosi ferraristi traditi lavessero incaricato di smitizzare Schumi, il suo compagno. Gli è di nuovo finito davanti, stavolta in modo vistosissimo: Michael ha sbagliato per tre giorni le regolazioni, lui no. E se non fosse per il suo modo di guidare troppo garibaldino e per la Mercedes ancora scorbutica, avrebbe potuto giocarsela fino allultimo con Button. Invece, le sue gomme hanno presto ceduto il passo.
4 ALONSO
Quarto. La super rimonta, complice - ammettiamolo - la seconda safety car, non attenua il peso delle sue colpe. La partenza anticipata (con successiva penalizzazione drive through) non ci voleva. Lo sa lui, lo sanno i tifosi, lo sa la Ferrari. E neppure il sorpasso di prepotenza ai box su Massa... mica ci è piaciuto. Aveva un che di schumacheriano daltri tempi... però Felipe non è Barrichello.
7 KUBICA
Quinto. Se fa quel che fa con la Renault che quasi quasi non è più una Renault tanto è posseduta da un fondo lussemburghese e non da una factory, figuriamoci che cosa potrebbe combinare su una Ferrari, una Mclaren, una Mercedes...
4 VETTEL
Sesto. Al via, si è fatto pirlare da Alonso - e passi perché Fernando aveva anticipato -, ma anche da Webber. Poi ha spinto Hamilton verso il box nel folle duello in pit lane. Da arresto.
8 PETROV
Settimo. E ha sorpassato Schumi. E ha una valigia piena di rubli. E per tutti è un raccomandato senza talento ma zeppo di soldoni. Però ha sorpassato Schumi.
5 WEBBER
Ottavo. Solito, inutile pilota australe. Se vince non convince, se perde non si nota. Storia nota.
6,5 MASSA
Nono. Per la sua correttezza nellevitare il patatrac con Alonso. Anche se la sua giornata era no - e si è visto -, la sua stagione resta sì. Rispetto agli avvii degli anni passati è avanti anni luce. Sì, ha perso la vetta del campionato, ma con le gare fin qui viste e le nuove regole e i punteggi cè tempo e modo per tornare in alto. Purtroppo ha perso fiducia nel compagno. Fernando lha pirlato allentrata dei box e Felipe si attrezzerà.
3 SCHUMACHER
Decimo. Che dire? Lha sorpassato Petrov munito di auto più lenta e appesantito dalla valigia di rubli che si porta appresso pur di correre.
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