Alonso vede sempre più rosso e Kimi corteggia la Brawn Gp

Nürburgring. È mercato globale. Anche in F1. Dal vertice all’ultimo dei meccanici. Mentre la diatriba tra Fia e Fota ha vissuto una giornata di calma, Max Mosley continua a prepararsi per le elezioni di ottobre.
Todt erede di Mosley - E manda avanti, in caso di una sua esclusione forzata, il candidato che gli preme di più, cioè Jean Todt, ex Ferrari. Il manager francese è stato in questi giorni in Tanzania all’assemblea degli Automobile Club africani (42 membri) per raccogliere voti. Ma, nel frattempo, Ari Vatanen, finlandese, 51 anni, campione mondiale di rally nel 1981, ha fatto sapere che sarà lui l’avversario ufficiale dell’attuale presidente.
Kimi e Brawn - Sono in atto anche manovre sui piloti. Kimi Raikkonen ha un contratto che lo lega alla Ferrari sino al 2010. Ieri però i suoi due manager, David e Steve Robertson sono stati notati a colloquio con Ross Brawn. Passaggio del finlandese alla squadra inglese? Questa ipotesi rafforza quella che spinge Alonso a Maranello. Lo spagnolo dopo aver sostenuto di non avere avuto contatti con il Cavallino, nelle ultime ore ha indebolito la sua difesa verbale. «È un’opzione possibile».
L’unico pilota a essere praticamente certo al momento di cambiare è il francese Bourdais.

La Toro Rosso ha deciso di togliergli il volante per darlo allo spagnolo Alguersuari, che dovrebbe esordire a Budapest. I tecnici non sono esclusi dagli spostamenti. Geoff Willis, dt Red Bull, ha lasciato la squadra. Destinazione? Per ora sconosciuta.

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