Alphabet mette al riparo le aziende

Chi ben comincia, si dice, è a metà dell’opera. Un vecchio adagio più che mai attuale nel caso di Alphabet Italia, che alla luce dei risultati ottenuti nella prima parte del 2008 sembra avviata a vivere l’ennesimo anno all’insegna della crescita.
I numeri, in effetti, parlano chiaro: tra gennaio e aprile, la società di noleggio a lungo termine del gruppo Bmw ha fatto registrare trend decisamente positivi tanto in termini d’ingresso degli ordini, cresciuti del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quanto di nuove immatricolazioni, attestatesi su un lusinghiero più 10 per cento. «Siamo di fronte a performance sicuramente soddisfacenti - conferma Maurizio Ceci, general manager di Alphabet Italia - anche se nel prendere come riferimento il 2007 occorre usare un po’ di cautela: non va dimenticato, infatti, che l’anno scorso di questi tempi il settore stava attraversando una fase di grave incertezza, conseguente alle modifiche apportate dalla Finanziaria in tema di tassazione delle auto aziendali. Di certo, i risultati c’inducono a guardare alla seconda parte dell’anno con ottimismo e confermano l’eccellente stato di salute del noleggio a lungo termine, a dispetto del momento non certo felice vissuto dal mercato nazionale nel suo complesso». Il crescente successo del Nlt, d’altronde, non è una novità: ormai da anni, infatti, le aziende italiane riconoscono a questa forma di acquisizione della vettura una serie di vantaggi decisivi. «L'abbandono della proprietà del parco auto - spiega Ceci - determina una riduzione degli asset patrimoniali, con un immediato beneficio in termini di minor ricorso all’indebitamento. A questo occorre aggiungere che il noleggio rappresenta anche una forma di assicurazione aziendale contro i rischi economici e l’instabilità della struttura dei costi: si pensi, per esempio, al rischio della rivendita futura dell’usato di proprietà, oppure all’imprevedibilità dei sinistri o degli interventi di manutenzione straordinaria. Ecco perché, soprattutto in una situazione di mercato turbolenta come l’attuale, le imprese scelgono il noleggio. Ricorrendo di preferenza ai fornitori più qualificati, capaci di garantire la certezza dei futuri costi di mobilità». Ma non solo. Altro elemento molto apprezzato dal target aziendale, così come dal sempre più strategico segmento delle microimprese e delle partite Iva, è la personalizzazione del servizio. Ed è proprio su questo fronte che Alphabet ha voluto giocare la carta di un posizionamento «premium», basato sulla valorizzazione del rapporto one-to-one con quei clienti che nel noleggio cercano soluzioni multimarca costruite su misura. «Abbiamo investito in modo significativo sulla relazione esclusiva e privilegiata che siamo in grado di instaurare con ogni tipologia di utilizzatore - prosegue Ceci - e questo oggi può avvenire sia tramite le strutture dirette di Alphabet sia indirettamente, attraverso la rete dei concessionari Bmw sul territorio. Una sintesi efficace per definire il nostro impegno? In ogni momento, puntiamo a offrire qualità e piacere di guida: vale a dire, i principali caratteri che abbiamo ereditato dal gruppo al quale apparteniamo». Insomma, in un mercato sempre più affollato e standardizzato, che rischia di trasformare anche un servizio complesso come il noleggio in una semplice corsa al low cost, la società del gruppo Bmw sceglie di puntare sulla qualità. E lo fa attraverso un approccio consulenziale, teso a identificare i bisogni reali del cliente.


«Altrettanto importante - è la conclusione di Ceci - è saper proporre a chi si rivolge a noi una formula “all inclusive” senza sorprese, che garantisca nel tempo la stabilità del servizio e dei relativi costi. Troppo spesso, infatti, a fronte di un prezzo iniziale molto basso l’azienda si trova a fare i conti con costi occulti e inaspettati nei successivi 36 mesi di contratto».

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