Forte apprensione per le condizioni di Stefano Zavka, l'alpinista ternano disperso sulla vetta del K2. L'uomo, una guida alpina ternana di 35 anni, ha scalato la seconda vetta più alta del mondo, raggiungendo quota 8.611 metri con la spedizione denominata "Mountain freedom". "Attualmente le condizioni climatiche non consentono di proseguire le ricerche, non appena si avrà un miglioramento queste proseguiranno, probabilmente con l’ausilio di un elicottero": lo rende noto la Farnesina, in merito alle preoccupazioni circa la sorte di Zavka. "I familiari di Zavka sono stati contattati dalla Farnesina, che ha garantito loro ogni assistenza", aggiungono le fonti del ministero degli Esteri.
Il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, fin da sabato sera ha preso contatti con il ministero degli Esteri. Il Comune è infatti tra gli sponsor della spedizione della quale fa parte Zavka. Questa è denominata Mountain freedom e ha visto la presenza anche di Daniele Nardi, Marco Vielmo e Michele Fait. Il capo spedizione Nardi ha raggiunto per primo la vetta, seguito ore dopo da Vielmo e Zavka mentre Fait ha rinunciato a circa 500 metri dalla vetta. Vielmo e Zavka hanno quindi iniziato la discesa mentre sul posto cominciava ad abbattersi una bufera.
Durante il percorso di ritorno Vielmo e Zavka hanno perso il contatto tra loro, ma mentre il primo è riuscito a raggiunge il campo 4, di Zavka non si hanno ancora notizie. Nell’abitazione di Terni lo scalatore umbro vive con i genitori, il padre Sergio e la madre Rita, la vicenda viene seguita costantemente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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