Alpitour, Italia numero uno ma è boom di clienti stranieri

Per la prima volta nel 2008 gli arrivi dall’estero saranno la maggioranza

nostro inviato a Tindari

Alpitour crede nell’Italia e conta di aumentare, nel corso del 2008, la presenza di turisti stranieri nelle proprie strutture. Il nostro Paese è saldamente al primo posto tra le destinazioni offerte dal portafoglio prodotti del primo tour operator italiano (settimo in Europa, 100% Ifil), e nell’esercizio chiuso il 31 ottobre 2007 i clienti ospitati in Italia sono stati 500mila, divisi equamente tra italiani e stranieri. Non è destinato ad aumentare il loro numero assoluto ma il loro mix: «Gli stranieri saliranno al 55-60%, superando per la prima volta i connazionali» ha annunciato ieri il presidente e ad Daniel John Winteler, e significativi aumenti di arrivi sono previsti soprattutto dalla Russia. L’offerta si è appena arricchita della seconda struttura a gestione diretta a Tindari, in Sicilia, mentre nell’arco dei prossimi due anni sono previste aperture di nuovi villaggi nella stessa Sicilia, in Puglia, più quattro strutture a Milano e due a Roma.
«Tutti gli indicatori di Alpitour, che lo scorso anno dopo una lunga ristrutturazione è tornato all’utile, sono in netto miglioramento» ha detto Winteler, che ha ribadito obiettivi strategici quali la destagionalizzazione del prodotto turistico italiano e alla sottoscrizione di partnership commerciali.

Quanto al primo punto, va notato che il villaggio di Arenella, presso Siracusa, è già attualmente aperto per nove mesi all’anno; quanto alle alleanze, è stato annunciato l’allargamento di quella già collaudata con il gruppo Walt Disney. Alpitour ha chiuso lo scorso esercizio con 1,23 miliardi di ricavi, 7 milioni di utile, 2,3 milioni di clienti.

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