da Milano
La tendenza è una progressiva riduzione delle aliquote fiscali sui redditi dimpresa. Nel mondo, per favorire gli investimenti, le società vedono progressivamente calare il peso dellimposizione fiscale. LItalia però «sembra in ritardo rispetto a questa dinamica». Questo in sintesi il risultato di unindagine Kpmg sui redditi dimpresa condotta su un campione di 86 Paesi, inclusi i 25 Stati membri dellUnione europea, i 30 dellOcse e i principali Stati dell'area Asia/Pacifico e America Latina.
In Italia infatti le aliquote sulle società sono stabili dal 2003 al 37,25% e rimangono tra le più alte del mondo. Solo Giappone (40,69%), Stati Uniti (40%) e Germania (38,34%) hanno una «corporate tax» più elevata mentre laliquota media dellUnione europea è scesa nellultimo anno a 25,4%.
Lo studio conferma inoltre la frattura allinterno dellUe tra i Paesi nuovi entranti (aliquota media del 20,5%) e i Paesi della Vecchia Europa come Germania, Italia, Francia (33,3%) e Spagna (35%). Alcuni dei Paesi di recente accesso allUnione hanno poi unaliquota particolarmente favorevole (inferiore al 20%), come ad esempio Ungheria (16%), Lituania (15%) e Polonia (19%).
Alcune curiosità: le Isole Cayman si confermano come un vero e proprio paradiso fiscale per le imprese, con lo 0% di aliquota. Tra i Paesi che nellultimo anno hanno ridotto di più le aliquote sulle imprese si segnalano Albania (-3% al 20%) e Israele (-3% al 31%). Sul versante opposto tra quelli che hanno registrato i maggiori incrementi, ci sono la Repubblica Domenicana (+5% al 30%) e le Filippine (+3% al 35%). Tra le potenze economiche emergenti è significativa la riduzione operata dallIndia (- 2,9% al 33,6%) mentre Cina (33%) e Brasile (34%) rimangono stabili.I Paesi dellUE che nellultimo anno hanno tagliato le aliquote sono sei: Repubblica Ceca (-2% al 24%), Estonia (-1% al 23%), Francia (-0,5% al 33,33%), Grecia (-2 o -3% al 22 o al 29% a seconda del tipo di azienda), Lussemburgo (-0,75% al 29,63%) e Olanda (-1,5 e -1,9%, tra il 25% e il 29,6%).
Ricapitolando laliquota più elevata è quella nipponica al 40,69% . Seguono gli Usa al 40%, terza la Germania con il 38,34%, al quarto posto lItalia al 37,25%, quinto il Sud Africa 36,9%, seguono Spagna, Argentina, Pakistan, Malta e Filippine con il 35%.
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