Altolà al Carroccio Moratti: «Il 2 giugno è la festa di tutti»

La Lega Nord diserta la celebrazione. E la festa del 2 giugno diventa la giornata delle polemiche. Il Carroccio non fa segreto del fatto che il giorno in cui è stata sottoscritta la Costituzione italiana non è particolarmente caro al partito di Bossi. «Chi vuole festeggiare fa benissimo, ma io questa festa non la sento» ha commentato il presidente del Consiglio Davide Boni che non ha partecipato alla celebrazione. E il capogruppo leghista di Palazzo Marino, Matteo Salvini, ha pure alzato i toni della polemica: «Quando ci sarà una repubblica federale italiana, allora festeggerò».
A rispondere ci pensa il sindaco Letizia Moratti: «Il 2 giugno è la festa di tutta l’Italia». E a farle eco ci pensano anche il vicesindaco Riccardo De Corato e il presidente della Provincia Guido Podestà. «La Lega faccia come vuole - ha detto il numero due di Palazzo Marino - ma gli italiani si riconoscono nel 2 giugno».


Podestà ha voluto ribadire, anche nel giorno della Repubblica, la linea con cui il Pdl si appresta ad attuare il federalismo fiscale, un obbiettivo di tutta la maggioranza e non certo un «regalo» alla Lega: «Questa - ha detto - è la festa di tutto il Paese, che vede nel federalismo il rafforzamento delle proprie radici. Radici che non sono contrarie all’unità d’Italia ma che, anzi, la devono rafforzare».

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