«Un’altra Bastogi? No grazie». Comitati di quartiere in corteo

(...) esponenti della Cdl. «Veltroni deve fare il sindaco, non l’ambasciatore delle Nazioni Unite - accusa il candidato sindaco dell’Udc, Mario Baccini -. I problemi della città non vanno affrontati soffocando le periferie». Da un momento all’altro potrebbe partire dal Comune l’ordine di trasferimento. Gli immigrati si insedierebbero nel convento dei Padri Irlandesi in via della Maglianella. Un completo stravolgimento sociale della zona, con grossi problemi di sicurezza. Il presidente del XVIII, Vincenzo Fratta (An), in mezzo ai manifestanti, accusa: «Veltroni decide gli sgomberi sulle nostre teste, senza consultare né i municipi né i cittadini. Nel nostro municipio scontiamo già il degrado del complesso Bastogi, Veltroni faccia marcia indietro». «Siamo a fianco dei cittadini - afferma il vicepresidente del XVIII, Salvatore Petracca (Udc) - è uno scempio. Chiediamo un tavolo di concertazione con Veltroni». Sfilano in corteo anche il presidente del XX, Massimiliano Fasoli (Udc) e l’assessore all’Ambiente del XIX, Federico Guidi (An). Giungono consiglieri anche dal XVI, quello di Bravetta. Risuonano gli slogan: «Sindaco, vogliamo una scuola, non un inferno». Decine gli striscioni: «No a un’altra Bastogi in XVIII»; «Un altro Residence Roma? No, grazie». Intanto si prepara una nuova manifestazione di protesta, lunedì pomeriggio, questa volta direttamente sotto le finestre del Campidoglio. Le circa cento famiglie italiane in assistenza alloggiativa, in attesa del trasferimento, - nel loro caso non alla Maglianella, ma finalmente in una vera casa - vedono slittare ancora il loro turno. Pare che per trovare una sistemazione vera serviranno mesi. Lunedì, sotto la statua di Marc’Aurelio, gli italiani del Residence faranno sentire la loro sonora protesta al consiglio comunale. Il comitato di quartiere Bravetta Silvestri, nel XVI Municipio, non si fa illusioni: «La palazzina E è stata liberata e verrà presto dismessa - spiega il presidente, Marco Giudici - probabilmente la palazzina C verrà sgomberata la prossima settimana. Rimarranno tre palazzine che non verranno liberate. Tra queste la A, molto più grande rispetto alle altre».

Le notizie in possesso di Giudici sono di prima mano, vengono da coloro che in questi giorni hanno avuto la possibilità di parlare con Galloro, il delegato del sindaco all’emergenza abitativa. «In via Bravetta dentro e fuori il Residence c’è un andirivieni di nomadi e clandestini - denuncia il consigliere di An, Fabrizio Santori -. Dal Comune nessun controllo».

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