(...) a togliere lauto dal garage. Risultato: nello spazio di pochi minuti, si sono allagate numerose strade del centro; in particolare, il tunnel che da corso Torino porta a corso Sardegna si è trasformato letteralmente in un fiume, mentre i «soliti» tombini tracimavano anziché assorbire leccesso. Ovvie ripercussioni sul traffico che, complice lora del rientro dal lavoro, è precipitato subito nel caos. Allagati inoltre lunghi tratti delle autostrade in prossimità del capoluogo. Nel resto della regione, è proseguita intanto la verifica dei danni delle precipitazioni di giovedì, a seguito delle quali il presidente Claudio Burlando ha chiesto al governo «il riconoscimento dello stato di emergenza e la dichiarazione dello stato di calamità naturale» nel territorio delle province di Imperia, Savona e Genova. LImperiese risulta, in particolare, il più colpito per i gravi allagamenti e per le frane che si sono verificate a causa delle piogge particolarmente intense: 260 millimetri in sole dodici ore.
La prima stima di Coldiretti per i danni all'agricoltura di Imperia e Savona risulta pari a 35 milioni di euro, almeno. Fortemente colpita la floricoltura pregiata nelle serre e in pieno campo. La pioggia violenta ha provocato numerosi allagamenti nei campi, dove l'acqua non è stata assorbita dal terreno; inoltre gli smottamenti hanno danneggiato gravemente le coltivazioni di fiori della zona di Sanremo. Danni anche ai caratteristici muretti a secco dei terrazzamenti a vigna e a oliveto del Ponente Ligure, che hanno ceduto per leccessiva friabilità dei terreni zuppi dacqua. Pregiudicata, in qualche caso, anche la vendemmia di Rossese, Ormeasco, Pigato e Vermentino. Danni ingenti, tra i 4 e i 5 milioni di euro, anche alla viabilità del Savonese: è una stima fatta ieri, mentre erano ancora in corso gli accertamenti, dall'assessore Pier Luigi Pesce. Per ottenere una valutazione d'insieme dei danni e degli eventi franosi, e disporre dei rilevamenti tecnici necessari ad avviare velocemente le procedure risarcitorie, l'assessore alla Protezione civile, Gianpiero Filippi, ha effettuato con i tecnici del settore, in collaborazione con la Regione e i Comuni di Albenga, Villanova e Ortovero, una ricognizione area delle zone più colpite dai nubifragi. Anche ieri mattina la perturbazione si è abbattuta con particolare violenza soprattutto tra Alassio e Albenga. In alcuni quartieri cittadini di Alassio si sono verificati diversi allagamenti di box e scantinati, soprattutto nella zona di corso Diaz; allagato anche il sottopasso ferroviario che collega via Gastaldi all'Aurelia. Ad Albenga il centralino dei vigili del fuoco ha ricevuto decine di richieste di intervento. Uno smottamento si è verificato anche sulla strada verso Garlenda, ma la strada è rimasta sempre praticabile. La situazione è decisamente migliorata in serata, dopo che lo straripamento di alcuni affluenti del fiume Centa e l'allagamento di strade, negozi e scantinati aveva fatto temere il peggio.
Ma un po in tutto il Ponente si segnalano pesanti conseguenze del nubifragio: a Campochiesa, nell'entroterra albenganese, una donna ha appena fatto in tempo ad uscire dalla sua auto prima che l'acqua la travolgesse. La donna è rimasta illesa, anche se in stato di shock. A Cisano sul Neva parecchie case sono state allagate. Uninterrogazione urgente al governo per sollecitare interventi è stata presentata intanto dallonorevole Romolo Benvenuto (Margherita).
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