Altri ordini per il superjet Sukhoi-Alenia

da Farnborough (Londra)

Ancora ordini per il Superjet 100, il jet regionale realizzato dalla Russia Sukhoi con Alenia Aeronautica, società di Finmeccanica, che ha una quota del 25% nel programma. Al salone britannico sono state annunciate due commesse, relative a 25 aerei, per un valore complessivo di 750 milioni di dollari. Cosa più importante, entrambe arrivano da clienti occidentali. La società svizzera Ama, ha ordinato 5 aerei per 150 milioni e consegne da effettuare nel 2011, mentre un secondo committente, la cui identità non è stata per ora comunicata, ha ordinato 20 aerei, per consegne tra il 2010 e 2012, per un valore di 600 millioni di dollari. Entrambe le società stanno valutando se adottare un allestimento interno Pininfarina che Alenia propone in alternativa a quello standard Sukhoi. Il portafoglio ordini di Superjet sale così a 122 aerei, che saranno consegnati dal prossimo anno.
Sul fronte militare, Boeing e Alenia hanno due settimane di tempo per verificare se costruiranno insieme gli aerei C-27 per il Pentagono. Il tempo stringe, perché se i primi 14 velivoli saranno costruiti in Italia, il 15° dovrà uscire dalla linea di assemblaggio americana, a Jacksonville, a fine 2010. I due possibili partner hanno raggiunto un accordo sulle rispettive quote azionarie nella nuova società che sarà costituita per questa attività, con Boeing al 60%, ma restano da definire aspetti importanti.
Sarà invece firmato entro fine anno dal ministero della Difesa italiano il contratto da circa 850 milioni di euro per l’acquisizione di 16 elicotteri Boeing CH-47F, con altri quattro in opzione, che AgustaWestland produrrà su licenza a Vergiate, con prima consegna nel 2012. La commessa include 5 anni di supporto logistico. L’accordo Boeing-Agusta consente all’azienda italiana di vendere e produrre i CH-47 che potrebbero essere ordinati da Gran Bretagna, Marocco, Libia, Grecia e Egitto.
Si comincia a vedere intanto l’impatto dei tagli che si stanno abbattendo sul bilancio della Difesa italiano.

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha visitato il salone, ha detto che spera di salvare i soldi per pagare la quota italiana del programma Nato per il trasporto aereo strategico, mentre è orientato a firmare l’accordo con gli Stati Uniti per una partecipazione rafforzata al programma di sviluppo del cacciabombardiere americano F-35. Ma sarà difficile, se una parte dei tagli non rientrerà.

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