Come una goccia cinese sulla pietra calcarea, la giustizia amministrativa, sta pian piano corrodendo i provvedimenti emanati dalla giunta Marrazzo in materia di spoil system nella sanità. Così le sospensive dei nuovi direttori generali delle Asl stanno giorno dopo giorno minando le basi della «casa di vetro» di Piero Marrazzo. Siamo ormai a quota sei. Il tribunale amministrativo del Lazio ha ieri emesso il provvedimento durgenza anche in favore di Franco Condò, manager dellAsl Roma E, e di Benedetto Bultrini del San Filippo Neri contro la loro rimozione. Nei precedenti un simile provvedimento era stato già emesso in favore di Domenico Alessio (San Camillo-Forlanini), Carlo Mirabella (Frosinone), Benito Battigaglia (Latina) e Patrizio Valeri (RomaD).
La legiferazione vorrebbe che «laccoglimento da parte del Tar, come misura cautelare, di fatto sospenda gli effetti delle nuove nomine emanate dal presidente Piero Marrazzo e - commentano Francesco Castiello e Guido De Santis, legali dei ricorrenti - con essa la decadenza dei manager. Perché il Tar ha decretato la prosecuzione, per loro, del contratto di lavoro».
E il «sanitary-gate» si alimenta di un nuovo capitolo: per sei aziende sanitarie avremmo dodici manager che dirigerebbero, che delibererebbero e che andrebbero a percepire lo stipendio pattuito. Una contraddizione senza precedenti. «La pronuncia dei magistrati sospende - rincarano i due avvocati - pure gli eventuali atti che potrebbero, in queste ore, firmare i neo-incaricati. Sono praticamente illegittimi e inefficaci».
Ma c'è qualcosa che ancora non quadra e viene fuori dallinterrogativo «molesto» che pone il segretario regionale della Fials, Gianni Romano secondo cui «in questo bailamme di pronunciamenti e dichiarazioni ancora non si è capito chi, secondo la giunta regionale, comandi nelle aziende ospedaliere. A chi deve rispondere il personale medico-sanitario, dai primari ai portantini ? Vogliamo saperlo - prosegue il sindacalista - dal governatore Marrazzo. Sono tre mesi che le Asl sono senza guida perché in attesa di nuove nomine. Ai vecchi manager era stata limitata lazione allordinaria amministrazione».
Domande che cercano risposte. Che scatenano oramai lilare reazione dellopposizione regionale. «Purtroppo - si duole Raffaele DAmboriso, capogruppo di Forza Italia alla Pisana - la situazione, per mancanza di politica della sinistra, dai toni del grottesco potrebbero prendere quelli della tragedia, perché ricordiamoci che da questa confusione, a rimetterci sono e saranno sempre i più deboli ed i cittadini malati. Sulla salute non si scherza. Da questa storia comunque traspare un dato interessante: i limiti delle capacità politiche di questa giunta di sinistra, come era prevedibile, sono palesemente già emersi». Insiste sull«incompetenza» Andrea Augello, vicepresidente del consiglio regionale, secondo cui «lo stillicidio di sospensive ha avuto i suoi risultati grotteschi, fino alla decimazione delle nuove nomine». Augello assicura che «in 11 anni che ho trascorso alla Regione da consigliere regionale non ho mai assistito ad uno spettacolo più buffo».
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