Al galoppo

Riviviamo le emozioni dell'Arc de Triomphe, la corsa dei record

È passata una settimana ma abbiamo sempre negli occhi il volo di Ace Impact. Lo abbiamo analizzato e abbiamo concluso che domenica scorsa è andata in scena una corsa da record. In Italia c'è un ottimo appuntamento a San Siro per un galoppo nostrano in netta ascesa

Ace impact - fonte Facebook
Ace impact - fonte Facebook

Sono passati alcuni giorni dalla corsa più importante al mondo, il Prix de l'Arc de Triomphe, e il verdetto è stato senza appello: su un terreno dichiarato “bon souple” da France Galop, Ace Impact è entrato di diritto nell’Olimpo dei leggendari con una prestazione eccezionale. Dalla coda del gruppo ha fatto un’accelerazione degna di un motore a scoppio ad alte prestazioni. Il cronometro non mente mai e allora si scopre che i suoi ultimi 400 metri sono stati percorsi in 21 secondi e 70 centesimi (10,67 (400-200m)+ 11,03 (200-0m)) e la velocità massima è stata di 69,59 Km/h. Una prestazione mostruosa che ha fatto fermare il cronometro a 2 minuti 25secondi 50 centesimi. Terzo tempo assoluto di sempre, dopo l’immensa Treve e Danedream. Ace Impact ha corso 6 volte ed è sempre arrivato primo, noi lo definiamo “Invincibile” e spereremo che tale definizione rimanesse per l’eternità perché andrebbe ad arricchire la nostra ricerca portandola a quota 47 dall’inizio della storia del purosangue inglese.

Fossimo i proprietari lo ritireremmo, anche se andare in Giappone alla "Japan Cup" sarebbe molto intrigante e a quel punto un 7 su 7 diverrebbe super leggendario. Ma la domanda nasce spontanea: ne varrebbe la pena. Siccome è sempre una questione di soldi, noi da grandi romantici diciamo che ne varrebbe decisamente la pena, ma se al cuore non si comanda la ragione è la padrona, e allora arrivare secondo sarebbe una sconfitta anziché una conferma, con tutto quello che ne consegue in termini prestigio e tasso di monta.

A tal proposito ricordiamo che l’ultimo ad andare in razza senza macchia è stato l’americano Flightline, lo scorso anno, ed anche lui con 6 su 6. La sua valutazione economica è stata fissata ad oltre 180 milioni di dollari e con un tasso di monta di 200mila dollari. In Europa poteva essere Baaeed ma l’allievo della Shadwell Estate Company fece piangere tutti gli appassionati proprio alla sua ultima uscita terminando quarto ed ovviamente da super favorito, macchiando il suo curriculum e fermando il tasso di monta a soli 80.000 Euro (si fa per dire).

Il futuro di Ace Impact è ben chiaro dopo che il suo 50% è stato acquistato dalla famiglia Chehboub dell’Haras de Beaumont, dove andrà a vivere quando terminerà la carriera. Dell’investimento degli allevatori francesi ha beneficiato il proprietario originario, Serge Stempniak, che di professione è imprenditore edile. Noi auguriamo il meglio a questo splendido animale, che continui a correre o cambi professione. Lunga vita ad Ace Impact.

Ma se c’è un fuoriclasse come Ace Impact a rubare tutta la scena, ci piace rendere omaggio anche al secondo arrivato, il 4 anni baio Westover, poiché la stupenda prova nell’Arc ha lasciato strascichi importanti, tanto che la proprietà ne ha deciso il ritiro e l’ingresso in razza dal 2024.

Westover Horse
Westover fonte: https://racing.juddmonte.com/

Lui ha percorso il difficilissimo tracciato parigino con soli 24” centesimi in più rispetto al vincitore, facendo fermare il cronometro alla quarta prestazione di sempre. Un vero campione che nelle 4 prove più importanti sulla distanza classica dei 2.400 è sempre arrivato secondo: Dubai Sheema Classic (Meydan), Coronation Cup (Epsom), King George VI and Queen Elizabeth Stakes (Ascot) ed appunto il Prix de l'Arc de Triomphe (Longchamp), uno sfortunato giramondo che avrebbe meritato un epilogo più fortunato, ma grazie a Dio potrà comunque godersi la sua nuova vita da stallone e siamo certi che si farà onore anche in questa nuova vita.

La quinta prestazione di tutti tempi è stata prodotta sempre il primo ottobre: è il terzo arrivato a conquistare il primato, il suo nome è Onesto, a due centesimi da Westover, un soffio. Anche lui già vincitore di una corsa di GR1 e precisamente il “Gran Prix de Paris” e sempre a Longchamp. Un encomio più che meritato oltremodo perché poco considerato dagli addetti ai lavori e scommettitori. Qualcuno ha sostenuto che ha fatto la corsa della vita, a quel qualcuno gli consigliamo di rivedere la prestazione offerta proprio nel "Gran Prix de Paris" per ricredersi.

Ma in tutta questa storia il vero mattatore della super classica parigina è Frankel, l’invincibile, con 14 vittorie su 14 corse che negli anni, tra il 2011 e 2012, ha entusiasmato il galoppo mondiale. Lui è il cavallo con l'official rating più alto di sempre (140) e che da stallone sta continuando a entusiasmare. Infatti i suoi figli si sono piazzati al primo, secondo e terzo nella corsa parigina. Ad onor del vero Ace Impact è nipote di Frankel perché figlio di Cracksman. Anche questo è un altro record della corsa più bella ed importante al modo.

A salutare la prestazione del secolo erano in 50.000, potranno dire con orgoglio “io c’ero”. Gli altri alla tv hanno visto un’altra prestazione, con una visuale decisamente migliore: anch’io c’ero e vedere le linee poste a cadenza di 100 metri l’una da l’altra, volar via come se si fosse davaniti al video della Playstation, è stata roba da brividi. Per chi desiderasse rivedere la gara...

Siamo certi che il "Prix de l’Arc de Triomphe” si riprenderà lo scettro di corsa numero 1 al mondo, scettro che nel 2022 gli era stato tolto dalla Breeders’ Cup classic, prima e Champion Stakes, seconda.

Questo è il galoppo che ci piace vedere e raccontare, questo è il galoppo a cui tendere per rimanere nell'élite mondiale, noi faremo di tutto perché ciò continui, ma non dipende solo da noi.

Le corse in Italia

Fine settimana di buon livello incentrato sull’ippodromo di San Siro di Milano dove andrà in scena il “Premio Cumani” LR per femmine di 3+ sui 1.600 metri, a seguire il “Premio Verziere” prova di GR3 per femmine di 3+ sulla distanza 2.

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