Ecco perché il padel è un fenomeno sociale globale

Diffusione capillare in oltre 90 Paesi, una delle chiavi del suo successo è la digitalizzazione

Ecco perché il padel è un fenomeno sociale globale

Il padel non è più soltanto uno sport in ascesa, ma si è trasformato pure in un fenomeno sociale globale: questo lo dice una ricerca di Playtomic, ovvero a più grande community al mondo di giocatori e club di sport di racchetta, attiva in 60 Paesi, con 4 milioni di giocatori attivi e oltre 6.000 club affiliati. Quanto sopra è infatti il riassunto del Global Padel Report 2025 (a questo link lo trovate completo playtomic.com/global-padel-report), realizzato in collaborazione con l’area di consulenza strategica aziendale di PwC. Un report che viene ormai considerato come “la Bibbia del padel” e che racconta nei dettagli una crescita alimentata dalla tecnologia e spinta da un entusiasmo contagioso degli appassionati, che siano tennisti, ex tennisti o curiosi.

I numeri insomma parlano chiaro: nel solo 2024 sono stati costruiti nel mondo 7.187 nuovi campi da padel, portando il totale a superare la soglia dei 50.000. Parallelamente, 3.282 nuovi club hanno aperto le porte, con una media di quasi 9 nuovi centri ogni giorno: si tratta di una crescita del 22% nel numero di club rispetto all’anno precedente, e del 17% nei campi, a conferma di una tendenza non solo positiva, ma strutturata e sostenibile. Secondo le proiezioni il futuro è ancora più roseo, ed entro il 2027 il mondo conterà oltre 81.000 campi a testimonianza di uno sviluppo destinato a consolidarsi: “L’apertura di un nuovo campo ogni 2,5 ore conferma l’ingresso del padel nell’élite degli sport più praticati a livello mondiale – dichiara Pablo Carro, co-fondatore e CCO di Playtomic -. I nuovi hotspot, il livello dei giocatori e le performance dei club contribuiscono a plasmare il futuro di questo sport che è entrato nella vita quotidiana”.

Il Global Padel Report 2025 evidenzia una diffusione capillare in oltre 90 Paesi, con una crescita esplosiva in mercati chiave come Portogallo, Olanda, Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Messico, India e Indonesia. Negli Stati Uniti, in particolare, il 2024 ha segnato la costruzione di 352 nuovi campi, concentrati in Florida, California e Texas, ma anche in città come New York e Chicago, dove il padel inizia a guadagnare terreno. Si stima che proprio gli USA saranno tra i protagonisti assoluti del boom previsto per il 2027. Nel frattempo, anche Indonesia e Thailandia fanno registrare un’evoluzione sorprendente: numerosi principianti hanno migliorato il proprio livello, partecipando regolarmente a partite e tornei, con un effetto domino che spinge l’intero ecosistema locale verso una maggiore competitività.

Una delle chiavi del successo del padel è anche la digitalizzazione. I club che adottano strumenti intelligenti registrano ricavi superiori da 3 a 5 volte rispetto alla media. I dati raccolti permettono di ottimizzare la gestione, migliorare l’esperienza dei giocatori e sviluppare strategie efficaci per la fidelizzazione. La sostituzione del vecchio modello a membership con formule più agili di pay-per-play consente una maggiore accessibilità, specialmente per i nuovi giocatori, e rende l’attività più flessibile per gli utenti. Un altro aspetto sorprendente del report riguarda il coinvolgimento emotivo e sociale che il padel genera: secondo le rilevazioni di Playtomic, il 92% dei giocatori torna a giocare dopo la prima sessione, un dato rarissimo nel panorama sportivo. E questo successo si deve a diversi fattori: accessibilità, socialità, dinamismo del gioco e facilità di apprendimento. Lo studio poi affronta anche la questione della coesistenza tra padel e pickleball, due sport spesso messi a confronto: negli Stati Uniti, il 30% dei centri dove si pratica pickleball dispone anche di campi da padel, segno di una crescente sinergia piuttosto che competizione. Questa convivenza non solo moltiplica le opportunità per i club, ma contribuisce alla creazione di un ecosistema più ricco e variegato di sport di racchetta.

Il 2025 sarà un anno cruciale per le ambizioni olimpiche del padel. Sostenuto dalla Federazione Internazionale Padel (FIP), lo sport punta all’inclusione nel programma dei Giochi Olimpici di Brisbane 2032. Un traguardo che, se raggiunto, rappresenterebbe il riconoscimento definitivo della maturità globale della disciplina. Con PwC che evidenzia il ritorno a una crescita organica e strutturata dopo il boom post-pandemico e le correzioni del 2023: “Con oltre 50.000 campi, lo sviluppo rimane costante, soprattutto in mercati chiave come Francia e Regno Unito - affermato Elena Martin, responsabile del Global Padel Report per PwC - Secondo le nostre stime, la crescita continuerà nei prossimi anni, supportata da innovazione, urbanizzazione e nuovi modelli economici”.

Per questo la strada per l’evoluzione futura passa dallo lo sviluppo di infrastrutture urbane con campi integrati in contesti cittadini, sistemi economici innovativi per rendere sostenibile l’apertura di

nuovi club, transizione da modelli a iscrizione fissa a ecosistemi digitali e flessibili e l’utilizzo di software e big data per ottimizzare la gestione e l’esperienza utente. In pratica: uno per tutti e sempre più tech.

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