Simonelli, beffa da 3 millesimi. Ma il cuore è più grande

Fuori dalla finale dei 110 hs per un nulla. Farà studiare a Roma due ragazzi africani

Simonelli, beffa da 3 millesimi. Ma il cuore è più grande
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Quando tre millesimi decidono un destino. Che beffa Mondiale per Lorenzo Simonelli, fuori di un soffio dalla finale dei 110 ostacoli mai conquistata da un azzurro. «C'è mancato un po' di fattore C», sorride a metà il 23enne romano dopo il 13.22 che non è bastato per superare il turno. «Se avessi corso in un'altra semifinale sarei passato, però la vita è fatta così». La prende con filosofia il campione europeo in carica, che dopo la delusione di Parigi (fuori in semifinale con 13.40 per un errore su un ostacolo) ha vissuto una stagione non proprio fortunata. Si è fatto male prima delle gare indoor, e nonostante questo ha chiuso quarto i Mondiali di Nanchino nei 60 ostacoli. Adesso la beffa nella rassegna all'aperto, disputata nella capitale giapponese che per Lollo significa molto: «Tokyo è stata un po' la lampadina che mi si è accesa nel 2021 e ho deciso di mettere tutto quello che avevo in questo sport. E poi il Giappone in generale mi piace perché è la terra degli anime e dei manga». L'altro Paese a cui Simonelli è molto legato è la Tanzania, dove è nato. «È stato molto bello vedere la maratona, dove un tanzaniano ha vinto il primo oro di sempre ai Mondiali. Anche se avrei voluto riscrivere il podio: avrei messo l'italiano (Iliass Aouani) al primo posto invece che terzo Comunque sì, è un paese che sta crescendo, purtroppo non ci sono tante infrastrutture». Ed ecco l'idea, un progetto di borse di studio per alcuni ragazzi di dieci paesi africani, tra cui la Tanzania appunto, e sostenuto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Sono molto contento perché due ragazzi tanzaniani verranno in Italia a studiare Scienze Motorie nelle nostre università, tra cui la mia al Foro Italico».

In chiave azzurra, c'è stato anche l'ottavo posto di Matteo Sioli nella finale del salto in alto, priva di Tamberi e Barshim, i due campioni olimpici di Tokyo 2021. «Mi sono divertito tantissimo, sono molto felice di essere qui. L'obiettivo era di arrivare in finale, l'ottavo posto per come era iniziata la stagione outdoor direi tanta roba. Tra due anni arriverò qui con molta più esperienza e con molta più voglia di vincere», dichiara il diciannovenne milanese.

L'oro è andato al neozelandese Kerr, che fa doppietta dopo il titolo a cinque cerchi di Parigi. Non centra la finale, invece, Edoardo Scotti nei 400 metri: il lodigiano, che aveva stabilito il record italiano in batteria (44.45) si peggiora in 44.77.

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