Taddeucci, è tris: terza medaglia d’argento ai Mondiali di nuoto

Una strepitosa Ginevra Taddeucci conquista la sua terza medaglia d'argento ai Mondiali di nuoto in corso a Singapore: dopo la 5 e 10 km, secondo posto anche nella 3 km sprint Knock out

Taddeucci, è tris: terza medaglia d’argento ai Mondiali di nuoto
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Una bracciata dopo l'altra Ginevra Taddeucci si "veste" d'argento per la terza volta e la terza gara di seguito ai Mondiali di nuoto in corso a Singapore: sorrisi ed esultanze per aver raggiunto il secondo posto nell'inedita 3 km sprint knock out. L'azzurra ha chiuso la sua gara con il tempo di 6'19"9 alle spalle della giapponese Ichika Kajimoto, medaglia d'oro, e davanti alla campionessa mondiale della 5 e 10 km Moesha Johnson in ex aequo con l'ungherese Bettina Fabian. L'argento odierno bissa quello sulla 5 km e 10 km, un triplo risultato eccellente della nostra nuotatrice che continua la sua crescita agonistica. Nella gara maschile, si è piazzato al quarto posto Gregorio Paltrinieri, in una gara dominata dal tedesco Florian Wellbrock che ha vinto ben tre medaglie d'oro a questi Mondiali.

"Ero rassegnata..."

Al termine della gara, tutta la felicità dell'atleta fiorentina di 28 anni. "Neanche io avrei immaginato di valere il podio. Ero rassegnata al quinto posto. Appena sono uscita dall'acqua - ha poi rivelato Taddeucci, ironizzando sul confronto a distanza col compagno azzurro - sono andata da Gregorio Paltrinieri per dirgli che sono in vantaggio 3-2. La medaglia è per tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un sogno: al mio ragazzo Matteo Furlan che a 36 anni ancora mi aiuta in allenamento; ad allenatore e staff, società e federazione, alla famiglia".

La felicità del coach

Ginevra ha poi sottolineato la gara che inizialmente hanno fatto le sue avversarie del gruppo di testa lasciando un "buco" libero dove si è intrufolata per scalare le posizioni fino alla medaglia d'argento. "Ne ho approfittato e improvvisamente la gara si è trasformata in un 50 stile libero. Ho messo le gambe e andavo alla grande. Paradossalmente mi sentivo peggio nei primi 1500. Il mio allenatore Giovanni Pistelli mi diceva che ero veloce negli allenamenti, che quasi pensavo avessi perso la soglia. Invece è andato tutto alla grande".

A proposito di Pistelli, il suo allenatore ha manifestato tutta la sua gioia e lo stupore per il podio. "La medaglia era inimmaginabile. Non era la gara di Ginevra, ma i dati che avevamo dal collegiale dimostravano una maggiore attitudine alla velocità.Ginevra è in un momento di forma eccellente. È stata brava e intelligente.

La prima boa era decisiva e lei è uscita bene al quarto posto. Poi in fondo ha compiuto una magia, ha avuto la lucidità per staccarsi dalla ressa, a un certo punto sembrava andasse al doppio della velocità degli altri".

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