Un altro anno Mini: è la «giardinetta» la novità più attesa

da Milano

La Mini non finisce mai di stupire. Quest’auto di piccole dimensioni, ma di grande versatilità, sa rinnovarsi costantemente, al punto che il 2007 rappresenterà un anno di crescita e sviluppo. Tre nuovi modelli stanno per arrivare. L’8 marzo, all’inaugurazione del Salone dell’auto di Ginevra, vi sarà l’anteprima mondiale della nuova Mini One e della Mini Cooper diesel. La prima sarà disponibile a partire dal mese di aprile e avrà un motore a benzina di 4 cilindri e 1.4 litri (ingegnerizzato Bmw) in grado di erogare una potenza di 95 cavalli. Il comando delle valvole ad apertura variabile è stato sviluppato sulla base dell’esclusiva tecnologia Valvetronic di Bmw.
La Cooper avrà un 4 cilindri turbodiesel da 1.6 litri (in alluminio) con 110 cavalli. È un motore sportivo, molto elastico, totalmente nuovo. Entrambi i propulsori abbattono sensibilmente i consumi e le emissioni: la One percorre 100 chilometri con 5,7 litri, la Cooper si accontenta di 4,4 litri. È la Mini più risparmiosa mai costruita. Il prezzo della One è di 17.500 euro, di 20.950 quello della Cooper D che, secondo le stime, dovrebbe rappresentare il 40% delle vendite totali. Entrambi i modelli hanno un cambio manuale a 6 rapporti (a scelta la versione automatica per la One). Nuovo il servosterzo elettromeccanico che aumenta ancor più la precisione e la maneggevolezza di questa compatta a trazione anteriore che appassiona molto anche per il suo «go-kart feeling».
Il comportamento invita a percorrere strade con curve e controcurve come quelle in montagna per raggiungere il Renon, sopra Bolzano, o la Serravalle andando da Milano a Genova. Con il design accattivante e abitacoli completamente ridisegnati questi due nuovi modelli affiancano la Cooper S di 175 cavalli e la Cooper di 120 cavalli che, assieme alla Cabrio sono già state apprezzate non solo in Europa. Ma un terzo nuovo modello è atteso quest’anno: arriverà in autunno ed è la versione Club, un gran ritorno della apprezzata versione «giardinetta», leggermente più lunga e con le finiture in legno tanto amate dagli inglesi. Nicola Giorgi, direttore generale del marchio Mini in Italia si rallegra per l’interesse che molti automobilisti hanno già espresso per queste novità che dovrebbero portare le vendite in Italia a superare quest’anno le 24mila unità.
Nel nuovo stabilimento inglese di Oxford dove si sono prodotte 184mila Mini nel 2006, la capacità produttiva è stata già portata a oltre 200mila unità e presto raggiungerà le 250mila. Il primo mercato della Mini è la Gran Bretagna con 45mila acquisti, vengono subito dopo gli Stati Uniti dove la domanda è concentrata sui modelli Cooper e Cooper S. Terzo mercato è la Germania, prima dell’Italia.

Alta la domanda in numerosi Paesi asiatici e anche in Giappone, in particolare a Tokio dove le ridotte dimensioni e lo stile europeo sono particolarmente apprezzati. Le doti della Mini (maneggevole, sportiva, sicura) offrono il divertimento di guida già a 1.250 giri: il nuovo motore diesel eroga già il 70% della coppia massima, consentendo brucianti accelerazioni.

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