(...) nonostante sia ancora in piedi la partita delle primarie. Luscita di venerdì scorso fatta dal vicepresidente della Regione Massimiliano Costa non è stata un bel volano per Cofferati. Lorenzo Basso, che incassò con eleganza replicando che «gli iscritti del Pd sono intelligenti e sanno come interpretare le parole di Costa», adesso ringrazia. La mozione Bersani- Basso straccia quella Franceschini- Cofferati. Non è stata un bel volano nemmeno per Costa ieri richiamato anche dal portavoce nazionale Andrea Orlando: «Mi aspettavo le scuse da Costa, non è così che si opera per costruire unalternativa al centrodestra» ha detto Orlando.
I sostenitori di Franceschini erano certi che in Liguria si sarebbe verificato un voto disgiunto a favore dellex sindaco di Bologna, leffetto è stato opposto se si pensa che la mozione Bersani ha raccolto il 56,4% dei voti mentre Basso ne ha raccolti il 56,6%. Sconfitta su tutti i fronti per Cofferati. Lui, navigato tra il sindacato e la politica che della sinistra doveva essere il leader e che, invece, si fa superare dalla star del momento. Lastro nascente della sinistra ligure è un moderato di 33 anni. Da due anni siede in consiglio regionale e tra la base del Pd scopre di avere un gradimento ben più alto rispetto al cinese (fermo al 33,1%). Raccoglie il 9,8% dei voti Ermanno Pasero candidato per la mozione Marino. Ma non è lo sconfitto, anzi il risultato dei «mariniani» sorprende molti addetti ai lavori.
Ora Sergio Cofferati avrà più tempo per fare il papà. Lui che disse di lasciare Bologna per fare il padre a tempo pieno e dopo pochi mesi è finito a Bruxelles, ma non contento avrebbe voluto lavorare un po di più e governare anche il Pd ligure, deve incassare il colpo. «In questa campagna congressuale non possiamo che leggere un bisogno di cambiamento - è il commento di Claudio Burlando -: la vittoria di Basso è molto significativa». Burlando tira un sospiro di sollievo vedendo la fine di mesi di liti interne: «Non mi sfugge il fatto che come partito abbiamo passato molti mesi ad occuparci di noi senza guardare troppo al di fuori, ma lallarme sta rientrando». E al presidente della Regione non sono sfuggite le parole del suo vice, cerca di sminuirle («sappiamo che a Costa spesso scappano parole grosse»), ma poi affonda («il voto degli iscritti non è condizionato dai dirigenti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.