Un nuovo consiglio comunale, un nuovo affronto a Fabrizio Quattrocchi. Ieri anche il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Costa ha provato a presentare una mozione, controfirmata dagli altri consiglieri azzurri, per impegnare il sindaco a dedicare una via, una piazza o uno spazio pubblico al genovese ucciso dai partigiani iracheni. Ma ieri, nuovamente, il presidente Emanuele Guastavino ha detto no, che non cera tempo per parlare di queste cose. Piuttosto cera da stare attenti ai no global che invadevano laula rossa. Per discutere di come Genova dovrà rendere omaggio alla memoria del suo concittadino che ha dato lustro allItalia si può ancora aspettare.
E così il silenzio di palazzo Tursi equivale al gesto firmato ieri dai giovani dei Comunisti italiani che a Roma hanno sfregiato i manifesti dedicati a Quattrocchi e fatti stampare da Azione Giovani per ricordare, davanti allUniversità La Sapienza, il bodyguard che di fronte alla morte ha gridato al mondo il suo orgoglio di italiano. Modi diversi per non rispondere alle richieste che da tutta Italia arrivano per ringraziare la vittima dei terroristi in Irak per quel gesto spontaneo e così importante. Genova resta in attesa di una decisione del Comune, che accetti almeno di affrontare la questione, costringendo la maggioranza a calare la maschera e scegliere, senza nascondersi dietro ai rinvii, se considerare Quattrocchi un concittadino da onorare o un «mercenario» (al di là delle definizioni più o meno esplicite) da ignorare. Ieri ci ha provato, riprovato anzi, anche Roberto Martinelli, il segretario generale aggiunto del sindacato autonomo polizia penitenziaria, che ha scritto al presidente del consiglio provinciale Mauro Cavelli e al presidente della Regione Claudio Burlando: «A Cavelli ho chiesto di individuare un appuntamento annuale istituzionale in onore di Fabrizio Quattrocchi e di tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e della criminalità. A Burlando ho proposto di istituire la Giornata della Memoria».
E anche nel resto della Liguria qualcosa si sta muovendo.
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