Col 13 una volta si vincevano bei milioncini al totocalcio, oggi col 13, perché tanti sono i turni di fila senza vittorie del Brescia, si rischia invece di perderli, sprofondando dalla serie B alla Lega Pro. È una crisi senza fine quella del Brescia che, retrocesso dalla A, partiva tra i cadetti con i favori del pronostico, rispettato fino alla sesta giornata quando con la vittoria 2-0 sul Cittadella e 14 punti in classifica, le rondinelle erano in testa alla classifica con Torino e Padova.
Ma poi la luce si è spenta e nelle 13 giornate successive sono arrivate la bellezza di 8 sconfitte e appena 5 pareggi, col Brescia che dalla vetta è precipitato in piena zona retrocessione. Un male oscuro ha colpito i bresciani che anche nel posticipo di ieri a mezzogiorno hanno fatto flop facendosi battere 3-1 al Rigamonti dal Bari dei giovani e ottenendo anche la quinta sconfitta sul campo amico nelle ultime 13 giornate, un record negativo nella storia del club. Il presidente Gino Corioni non ha digerito questultimo ko e oggi dovrebbero arrivare lesonero per lallenatore Beppe Scienza. Lipotesi più accreditata è quella di Gigi Maifredi «traghettatore», poiché Corioni non vuole (o non può) pagare un altro allenatore visto lo scherzetto fattogli in estate dagli industriali bresciani che gli hanno girato le spalle dopo il suo grido di dolore: voleva vendere la società ma, malgrado le tante belle parole, nessuno si è fatto avanti e così, per fare cassa, se ne sono andati Caracciolo e Diamanti. Insomma, il Brescia non fa gol, non fa punti, sta affondando e Corioni non sa più a che santo rivolgersi.
Brescia-Bari 1-3 (26pt Bellomo, 48pt Jonathas (rig.); 29 e 49st Stoian).
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