La Conca della Gabelle è ridotta a una discarica a cielo aperto? Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del Fai non si dà pace: «Una drammatica realtà di questa città, ma se pensiamo alla Darsena non c’è più nulla da aggiungere».
Eppure si tratta della più antica conca leonardesca...
«È vero ed è uno scempio vederla ridotta così...»
Milano, città dell’Expo che punta sulla figura di Leonardo, tratta così un’opera che compare anche nel Codice atlantico...
«Si era tanto parlato delle vie d’acqua di Expo, un progetto che ormai sembra tramontato. Noi come Fai, insieme agli Amici dei Navigli avevamo pensato addirittura di riempire d’acqua il fossato che circonda la torre della Pusterla, proprio per ridare un segno di acqua alla città. A maggior ragione in vista di Expo».
Non solo Expo, c’è stato anche un referendum in cui i milanesi si sono espressi chiaramente a favore della riqualificazione della Darsena e della promozione di studi per la riapertura dei Navigli...
«Il problema è trovare i finanziamenti. Tra pochi giorni si chiuderà il bando per i finanziamenti privati a Expo, ma mi pare che si metta male».
Per tenere pulita la Conca e mettere un cartello esplicativo forse non servono milioni di euro.
«Questo è vero. E poi Milan col coeur in man. L’anno scorso abbiamo raccolto 30mila euro per rimettere a posto il tetto della Biblioteca Braidense, l’obiettivo era salvare i manoscritti del Manzoni... Penso che si potrebbe fare la stessa cosa, ma..»
Ma?...
«È necessario un segno: la ripartenza del progetto delle vie d’acqua, per esempio, o un altro progetto per il recupero dei Navigli che sia un po’ di speranza. Davanti alla seria intenzione di far partire un progetto, noi ci impegneremo. La città non aspetta altro che essere coinvolta».
MB
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