Altropallone premia l’altro Gattuso, quello a tutta bontà

Tanti gli sportivi che si dedicano agli individui meno fortunati e fanno beneficenza. Alcuni saltuariamente, altri fondano istituzioni proprie. Tra questi c'è uno che, fuori dal campo, stempera il suo carattere guerriero facendosi da tutti riconoscere una speciale attenzione verso i più deboli: Rino Gattuso. La giuria di Altropallone, premio che da undici anni viene assegnato allo sportivo più distintosi in attività a fin di bene, celebrerà la sua attività stamane alle 11.30, presso la Sala degli Affreschi della Provincia di Milano. Andrà a Gattuso l'edizione 2007 di Altropallone perché non ha mai dimenticato da dov'è partito per diventare uno degli sportivi più amati d'Italia, trovando la volontà nel 2003 di istituire l'onlus Forza ragazzi, destinata a «sostenere i ragazzi meno fortunati, persone che devono confrontarsi ogni giorno con le difficoltà di chi vive in una terra come la Calabria», come il centrocampista parla del suo personale progetto di solidarietà.
«In Gattuso coincidono il calciatore e l'uomo, la solidarietà e la generosità: le doti che mostra in campo lo accompagnano anche fuori. Non è un divo, ma un atleta che ha sudato il suo successo e dà sempre il meglio di sé con lealtà. Ha un ruolo che è una metafora: non può essere il faro o l'ispiratore di una squadra, ma sa esserne l'anima. Cosa che non si può dire di tanti calciatori».

Con queste le parole il presidente della giuria Gianni Mura ha spiegato la nomina di Gattuso, aggiungendo: «D'altronde abbiamo l'illusione (o la presunzione) di saper riconoscere quando il pallone rotola oltre le linee degli egoismi e dei privilegi». Dall'anno prossimo, come tutti i premiati, Gattuso entrerà in giuria.

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