Amanda: «Uscirò presto mi mancano pizza e caffè»

«ERO LÀ, NON POSSO MENTIRE»
«A proposito delle menzogne diffuse dai media, la madre (di Amanda, ndr) asserisce che si tratta di cose inventate per fare in modo che qualcuno crolli. Al che Amanda replica: «È stupido, perché io non posso dire nient’altro, io ero là e non posso mentire su questo, non vi è alcuna ragione per farlo».
«ERO DA RAFFAELE»
«Amanda, riferendosi a qualcuno con cui ha parlato (gli avvocati) a proposito del coltello dice: “Mi hanno chiesto di questo coltello... e io ho detto loro le stesse cose che stavo dicendo... ho detto che ero con Raffaele a casa sua».
«SONO INNOCENTE»
«Amanda dice sospirando che sono due settimane che è dentro ed è davvero tanto. Aggiunge: “Non è giusto. Se avessi fatto qualcosa di sbagliato ci starei male però ok. Ma io sono qui perché qualcun altro che non aveva nient’altro da fare ha fatto qualcosa” (...) Ritornando sulla questione dell’omicidio e sul presunto coinvolgimento in esso, Amanda ripete che addirittura lei potrebbe essere morta in questo momento! Lei avrebbe potuto trovarsi nella casa quando è successo il fatto! ».
TROPPE VERSIONI
«Ha pianto a lungo e ha sentito anche un gran freddo (...) ieri è stato un brutto giorno per lei, dopo aver sentito le notizie in tv in cui lei è stata fatta passare per una bugiarda per aver dato due versioni della stessa storia. Lei ritiene di non aver fatto nulla (...) Amanda informa i genitori che l’avvocato le ha detto che i legali di Raffaele vogliono che lei abbia un incontro con il ragazzo nella stessa stanza, per poi parlare con il giudice (...) la madre commenta la questione dicendo: “Sostanzialmente, se voi due tornate alla storia originale, prima che loro cominciassero a picchiarti e tutto il resto...”».
«BRAVA BAMBINA»
«Amanda ricorda il buon caffé che lei e le altre ragazze preparavano a casa la mattina. Racconta di Meredith, che una volta provò a farlo ma combinò un pasticcio (...). Amanda conferma che sono state dette cose non vere sull’amica, perché lei sa che Meredith tornava a casa e si metteva a studiare come una “brava bambina”».
ATTENTA ALLE SPIE
«A proposito del coltello, Amanda riferisce ai genitori: “Quando è venuta fuori la notizia una guardia qui, il responsabile, mi ha mostrato l’articolo chiedendomi: ’Come ti senti per questo? Pare che c’è il Dna tuo e di Meredith sulla lama’ e io ho risposto non capisco” (...) Il padre ripete alla figlia che non deve parlare con nessuno del suo caso e la madre chiede se questa persona continua a farle domande sulla sua situazione. (...) Amanda cita nuovamente l’episodio (...) “Non ha alcun senso - dice - perché non ho mai portato un coltello da casa mia a casa di Raffaele”».
LA VITA IN CARCERE
«Amanda si lamenta del freddo che patisce dentro e fuori il carcere, al che la mamma le chiede se ha una giacca pesante (...) ciò che preferisce è quando va fuori in cortile, dove può muoversi liberamente, cantare ad alta voce e anche gridare... le piace molto anche stare al sole, perché in camera c’è quasi sempre la luce artificiale, e quindi si sta anche abbronzando un po’ (...). Riferisce poi del rapporto epistolare iniziato con dodici detenuti in vari posti d’Italia i quali le stanno esprimendo tutti la loro comprensione. Sono tutti italiani e perciò Amanda è contenta di poter fare pratica in questa lingua. Apprezza molto le lettere inviatele da tutti questi fan, perché le scrivono di essere solidali». Qualcuno la trova «davvero calda, tanto da inviarle per lettera un “bacio sessuale”. (...)Sta leggendo un libro che parla di detenuti infiltrati (...) dice che nella sua stanza canta canzoni inglesi (...) le piace molto il canale Mtv che invece la sua compagna detesta. “La musica è una cosa che mi manca proprio tanto”, esclama Amanda.

(...) Dice che quando uscirà dal carcere vuole innanzitutto mangiare una pizza e bere del buon caffé. Poi desidera rivedere i suoi amici, stare con la famiglia, trovarsi un lavoro. E non sa quando ricomincerà la scuola».

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