Amauri lancia la Juve Balotelli re del derby e il Milan perde sempre

Non sarà un sogno di mezza estate, ma le tre squadre ce l’hanno messa tutta. Inter, Juventus e Milan hanno reso il triangolare del trofeo Tim a Pescara più che un torneo estivo. Quale migliore occasione per provare nuove soluzioni se non contro le rivali del prossimo campionato? Ovviamente gli incontri tra le tre big della serie A non saranno mai amichevoli: vedi l’ira di Mourinho per il rigore assegnato alla Juventus (e per il quale è stato espulso per proteste Materazzi) o le scintille Stankovic-Melo o ancora la rabbia di Ronaldinho dopo uno scontro a centrocampo nel derby. Ma, tensioni a parte, si può dire che tutti e tre gli allenatori abbiano trovato le risposte che cercavano da recenti acquisti, rientri in campo o dai giocatori meno utilizzati sinora.

INTER
Mourinho, dovendo rinunciare a Zanetti, Eto’o, Cordoba, Muntari e Lucio, ha fatto molti esperimenti. Con la Juve ha proposto un 4-3-1-2 con due punte atipiche (Mancini e Quaresma) per provare nuove soluzioni ma anche per lanciare un messaggio a Moratti: ho pochi attaccanti e quando Eto’o partirà per la coppa d’Africa... Contro il Milan invece è tornato il 4-3-3 che si è fatto piacere, soprattutto per l’apporto di Stankovic: da playmaker ha reso il triplo che da trequartista (mentre Sneijder è sempre più vicino). Tra i più positivi anche Quaresma, Vieira e Balotelli mentre è da censura l’errore di Rivas (da tempo sul mercato) nella partita contro la Juventus. In ripresa Thiago Motta, in gol contro la Juventus e in palla contro il Milan. Nel complesso un buon torneo, l’Inter è pronta per il debutto in campionato.

JUVENTUS
Ciro Ferrara deve essere contento del torneo juventino, al di là della vittoria. La sua squadra si è dimostrata solida e sicura di sé: magari non spettacolare ma tremendamente concreta. Molto positivo Amauri, che sia con l’Inter che con il Milan si è dimostrato l’uomo più in forma dell’attacco. In difesa, qualche incertezza in più, soprattutto contro l’Inter. Cannavaro e Legrottaglie hanno messo qualche brivido a Buffon, meglio Chiellini e Caceres (al debutto, non ha voluto strafare) contro il Milan. Felipe Melo nella seconda minipartita ha riscattato la prova opaca contro l’Inter, positivo Poulsen che senza Cristiano Zanetti ambisce a giocare qualche partita in più. Soddisfazione anche per il giovane Yago che ha messo in mostra talento e coraggio: non per niente si dice sia l’erede di Del Piero.

MILAN
Il Milan è stata la squadra che meno ha convinto delle tre, incappando in altre due sconfitte. Sulla manovra rossonera ha pesato l’assenza di Pirlo mentre prosegue il tentativo di giocare sfruttando le fasce laterali. Curiosità per il debutto di Huntelaar: l’olandese è parso, ovviamente, un po’ fuori squadra. Ha dimostrato buona tecnica ma non è riuscito mai ad andare al tiro. Debutto grigio per Roma, insicuro sul tiro di Amauri. Nuova, confortante, prova di Alessandro Nesta: elegante e sicuro come ai bei tempi, insieme a Thiago Silva (ieri assente) darà sostanza al reparto.

Bene anche Abate e Pato, sottotono Gattuso che deve mettere ancora benzina nelle gambe. Tra le note più negative l’errore sul gol di Balotelli, Leonardo deve far sì che la squadra non ricaschi, come ieri, nei vecchi errori difensivi.

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